Bonus di merito per i docenti addio, un altro piccolo tassello della Buona scuola cade con la Legge di Bilancio 2020. Il bonus era uno dei provvedimenti più odiati dal corpo docenti, una proposta che doveva valorizzare solo i migliori insegnanti, ma che diventava difficile da applicare. Si è così deciso di spostare quei soldi dal bonus al fondo d’istituto riportando così il denaro a tutti i docenti. Il bonus di merito aveva portato eccessive divisioni tra i docenti che si trovavano ad essere valutati da una commissione.
Ad essere molto polemico sulla decisione è Marcello Pacifico che mette in chiaro come:
lo spostamento del bonus merito nel fondo d’istituto è un provvedimento che non coglie il cuore del problema dei compensi dei docenti e del personale Ata: i nostri decisori politici sanno bene che la priorità rimane quella di vincolare gli stipendi, ridotti ai minimi termini, al costo della vita che è più avanti di quasi 10 punti percentuali.
Una goccia nell’oceano quindi, soprattutto se si pensa all’irrisorio aumento che percepiranno gli insegnanti nel 2020. In base alla Legge di Bilancio 2020 infatti i soldi stanziati per la scuola sono solo 2 miliardi, non 3 come chiedeva Fioramonti, un elemento che comporta l’impossibilità di assegnare i tanto annunciati aumenti a tre cifre. Secondo le stime della Cigl ci si fermerà a soli 40€ lordi di aumento per il 2020 e si salirà ad un massimo di 70€ per il 2021, non riuscendo minimamente ad avvicinarsi alle sperate tre cifre.
Un incremento che porta così i docenti italiani a rimanere tra i peggio pagati dei paesi europei.
Lo spostamento dei fondi è stato invece accettato meglio da Maddalena Gissi, segretaria della Cisl scuola che ha dichiarato:
accogliamo con favore la novità che dirotta i fondi del Bonus nella contrattazione d’istituto, anche se da tempo rivendichiamo cifre ben diverse per l’intera categoria del personale della scuola. Diciamo che almeno questi fondi, già esistenti, verranno spesi meglio.
I soldi saranno infatti disponibili per tutti i docenti e non si creeranno così dispute interne per ottenere un incremento che oscillava tra i 200 e i 500 euro annui. Non è invece chiaro, al momento, se la novità partirà dall’anno in corso o se entrerà in vigore direttamente dal prossimo anno scolastico. Come avvenuto anche in altre occasioni il ministero potrebbe intervenire in corso d’opera, ma si dovrebbero riaprire le contrattazioni d’istituto concluse il 30 novembre. Questo punto rimane quindi ancora da chiarire, ma senza dubbio a breve si avranno maggiori informazioni al riguardo.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Bonus di merito per i docenti abolito: i soldi passano al fondo d’istituto
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