Leggere i venti, questo è il tema della sesta edizione di Book Pride Milano, la fiera nazionale dell’editoria indipendente che si sarebbe dovuta tenere dal 17 al 19 aprile e che, causa coronavirus, è stata rinviata: la fiera si terrà dal 22 al 25 ottobre 2020.
Anche Book Pride Milano, però, in seguito alle misure di sicurezza decretate dal governo, dopo aver deciso di sospendere la programmazione della fiera e rinviarla a data da destinarsi, ha dovuto inventarsi una nuova veste per portare avanti il proprio progetto, iniziato nel 2015.
La fiera a ingresso libero, che si sarebbe dovuta tenere anche quest’anno alla Fabbrica del Vapore a Milano, è promossa e organizzata da Odei, l’Osservatorio degli editori indipendenti.
Le adesioni erano già state numerosissime, tanto che nel giro di pochi giorni gli stand disponibili erano stati esauriti; erano inoltre già stati definiti inoltre i quattro percorsi in cui si sarebbe suddiviso il programma: Intorno ai venti, Rosa dei venti, Il sentimento nuovo e Eyes Wide Shut.
In collaborazione con la fiera e con Il Sole 24 Ore, inoltre, il Premio Italo Calvino aveva indetto un concorso per racconti inediti dal medesimo tema, Leggere i venti (le iscrizioni al bando sono scadute il 3 marzo e i vincitori sono già stati proclamati).
Come si presenterà al pubblico la fiera dell’editoria indipendente nell’edizione 2020? Ecco i dettagli del progetto, nella sua veste rinnovata.
Come funziona Book Pride 2020: fiera digitale e collaborazione con le librerie
Book Pride si articola in due manifestazioni: una a Milano, che raggiunge quest’anno il suo quinto anno di vita, e una a Genova, che vanta alle spalle già tre edizioni. Entrambe le esposizioni fieristiche fisiche previste per il 2020 sono state rinviate al 2021.
Cosa accadrà dunque a fine ottobre?
Il progetto 2020 prevede una collaborazione mai realizzata prima tra librerie e editori indipendenti: gli editori potranno esporre il proprio catalogo e incontrare i lettori su una piattaforma digitale, mentre le librerie si trasformeranno nell’effettivo presidio fisico della fiera, valorizzando il catalogo Book Pride.
Come spiega la locandina ufficiale della fiera:
Book Pride ha cercato una soluzione per offrire a tutta l’editoria indipendente un’efficace occasione di visibilità e comunicazione e un’importante opportunità commerciale.
Chi partecipa alla fiera?
A partecipare a Book Pride sono editori e autori. I primi potranno esporre i propri titoli e dialogare con il pubblico online; per i secondi sono previsti incontri digitali e fisici presso librerie e altri spazi ospitanti.
Ma non solo: a partecipare sono anche le librerie, che ospiteranno un angolo interamente dedicato alla fiera al loro interno o in vetrina, valorizzando il catalogo Book Pride e ospitando al loro interno eventi appartenenti alla sua programmazione.
Il pubblico della fiera potrà dunque visitare i padiglioni digitali e partecipare online alle singole presentazioni, ma potrà anche scegliere di recarsi in libreria per scoprire le novità del catalogo o assistere agli incontri fisici previsti. Anche l’acquisto dei libri potrà avvenire tramite i due canali, digitale (tramite piattaforma con ritiro in libreria) o fisico (direttamente nelle librerie aderenti al progetto).
Il tema dell’edizione 2020
C’è un racconto di una riga che recita: «L’ultimo uomo sulla Terra è solo nella stanza. Bussano». Da qui in poi il gioco consiste nel portare avanti la narrazione immaginando come in un pianeta ormai disabitato possa esserci qualcuno in grado di bussare a una porta. Tra le ipotesi più brillanti e coerenti ce n’è una secondo cui fuori dalla stanza c’è un albero secco, i venti soffiano e scuotono i rami, un ramo prende a battere intermittente contro la porta.
Questa l’introduzione di Giorgio Vasta, direttore creativo della fiera, al tema scelto per la prossima edizione. 2020, venti venti: i Venti come "tempo che sta per cominciare", ma anche come vento che soffia e aria che tira, nella sua imprevedibilità.
Quanto deduciamo da questo microscopico apologo è che i venti sono imprevedibili, e – come possedessero un loro carattere peculiare – sono impertinenti, ironici, beffardi, paradossali.
La speranza è che presto, con la stessa ironia, inizi a soffiare un’aria nuova e che tutte le fiere e i festival sospesi possano tornare ad arricchire il panorama culturale italiano.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Book Pride torna dal 22 al 25 ottobre: fiera digitale e collaborazione con le librerie
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