La buona notizia è che sono in arrivo delle nuove book station. Di cosa si tratta e come funzionano? In breve, grazie alle book station è possibile prendere liberamente un libro per leggerlo o regalarlo. Dove si trovano e come funzionano? Le book station possono essere ovunque, dai locali alle sale d’attesa dei medici. L’idea che sta dietro questa iniziativa è quella di sensibilizzare le persone al tema della lettura in ogni luogo e in ogni momento possibile nel corso della giornata. Scopriamo di più.
Book station: dove si trovano e come funzionano?
Le book station sono un’idea dell’associazione Equi-Libristi che ne coordina a Bologna e a Roma già 25; a queste se ne sono aggiunte recentemente altre 4. Grazie al Patto di Bologna per la Lettura ad opera dell’amministrazione comunale i nuovi spazi di lettura sono localizzati alle Terme Felsinee di via Vagno e nelle piscine Stadio, Vandelli e Cavina della società SoGeSe. Fabrizio Corazza, membro dell’associazione, ha spiegato come la mission di Equi-libristi sia quella di “sensibilizzare le persone al tema della lettura, anche in luoghi nuovi”. Come? L’opera dell’associazione parte dal ritiro a domicilio di libri che, altrimenti, andrebbero buttati. Il passo successivo è quello di redistribuirli sul territorio - per ora di Bologna e di Roma - facendo si che li si possa trovare fuori dalle sedi considerate più istituzionali; l’idea è che i libri debbano stare lì dove le persone trascorrono il loro tempo.
I luoghi in cui è possibile trovare le book station, quindi, sono le sale d’attesa dei medici, i locali e le piscine in estate. In particolare durante l’estate chi rimane in città cerca refrigerio nelle piscine, dove ora è possibile trovare sia a Bologna che a Roma un centinaio di libri tra cui scegliere per passare il tempo e appassionarsi. I libri delle book station sono sempre collocati in spazi ad accesso libero.
Come funziona il meccanismo di prestito e restituzione dei libri? In realtà non ci sono vincoli né obblighi di restituzione. La differenza con quello che comunemente viene chiamato book crossing sta proprio qui, nella decisione di non chiedere un libro in cambio di un altro. L’associazione, attiva dal 2010, riesce a rifornire le book station autonomamente considerato che ogni mese recupera circa 1.500 libri e ne ridistribuisce circa 1.000. In nove anni di attività l’associazione ha restituito nuova vita a 45.000 volumi che altrimenti sarebbero andati al macero. I libri vengono raccolti attraverso il passaparola e il sito internet dell’associazione e prelevati direttamente da coloro che, per i motivi più disparati, non possono permettersi di tenerli. L’idea che sta dietro a questo progetto è che le storia siano libere di viaggiare.
La sperimentazione delle book station nelle piscine sta andando bene e si concluderà in autunno con l’augurio che possa essere solo la prima di tante altre.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Book station: cosa sono, come funzionano e dove si trovano
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