Quante volte ci siamo chiesti se è più corretto utilizzare buona sera o buonasera: come si scrive questa formula di saluto così indispensabile quando dobbiamo iniziare una mail di lavoro o dobbiamo rivolgerci a una persona che non conosciamo a fondo?
In questo articolo cercheremo di comprendere se si scrive buona sera o buonasera , se entrambe le formule sono corrette e, quindi, è possibile utilizzarle entrambe secondo il nostro gusto personale oppure se ci sono casi che ammettono una sola delle due formule e se eventuali regole di utilizzo di entrambe le formule o di una delle due possono essere applicate anche a costrutti simili come buona notte, buon week end e simili.
Buona sera e Buonasera come saluto
Iniziamo col chiarire che sia buona sera sia buonasera sono formule lessicalmente corrette ovvero termini entrambi ammessi dalla lingua italiana di uso corrente, come è possibile verificare da un qualsiasi dizionario.
Quando viene utilizzato come un’interiezione (ovvero una parte del discorso che, quasi come un’esclamazione, esprime in modo estremamente conciso lo stato emotivo del parlante, ovvero, nel nostro caso, un augurio) e non come un sostantivo, il sintagma può essere scritto tutto attaccato oppure staccato: entrambe le diciture sono corrette e valide.
Consideriamo alcuni esempi, tutti grammaticalmente corretti, per comprendere meglio quanto affermato sopra:
- Buona sera, carissima!
- Buonasera,
Le scrivo per inviarLe il mio Curriculum Vitae...- Tesoro, hai detto «buona sera» a quella signora che ti ha salutato?
In ciascuno dei tre esempi, chiaramente, sarebbe stato egualmente corretto usare anche la formula alternativa a quella effettivamente utilizzata.
Buonasera come sostantivo
Esiste un solo caso in cui viene ammessa la sola formula buonasera e scrivere il saluto separando il sostantivo dall’aggettivo risulta scorretto: quando il termine è utilizzato come un sostantivo.
Potremmo, allora, chiederci quando un termine è usato come un sostantivo: è molto semplice riconoscere questa eventualità dal momento in questo caso la parola è sempre preceduta dall’articolo determinativo o indeterminativo.
Ecco qualche esempio utile:
- È buona educazione dare la buonasera agli anziani;
- Non occorre dare la buonasera a chiunque ma solo alle persone che conosciamo almeno un po’;
- Anche se il sole non è ancora tramontato, dopo l’ora di pranzo il saluto formale più diffuso tra gli adulti è la buonasera;
Buona notte o buonanotte? Buongiorno o Buon giorno?
La regola illustrata sopra vale anche per termini come:
- buon giorno (e il buongiorno);
- buona notte (e la buonanotte);
È, invece, scorretto in ogni caso univerbare (unificare in un solo termine o, meglio, in un sostantivo) espressioni quali:
- buona giornata;
- buona serata;
- buon pomeriggio;
- buon weekend;
- buon fine settimana.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Buona sera o buonasera: come si scrive?
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