Calabria. Guida ai sapori e ai piaceri della regione 2017

“Calabria. Guida ai sapori e ai piaceri della regione 2017” è la recentissima pubblicazione del Gruppo Editoriale l’Espresso che punta a valorizzare i territori regionali ed evidenzia quelle che sono le loro eccellenze.

In Calabria i luoghi più rilevanti dal punto di vista turistico ed enogastronomico sono rappresentati da 230 ristoranti, 135 botteghe del gusto, 66 agriturismi e ittiturismi, 75 bed & breakfast, 15 location per ricevimenti, 80 produttori di olio, 55 produttori di vino e 22 caseifici. Ad essi si aggiungono gli itinerari della Calabria Arbëreshë, gli itinerari del gusto, i parchi e le oasi, le ricette degli chef, i piatti della memoria.
Il libro consente di attraversare in lungo e largo la regione e di scoprire le ricette antiche e semplici della tradizione e molte altre curiosità. La Calabria, infatti, pur con ingredienti poveri, offre una varietà di gusti e di sapori che vanno dalle preparazioni più elementari a quelle molto lunghe e complesse, influenzate dalla complessità di tradizioni multietniche e multirazziali che, nel corso dei secoli, si sono succedute nel territorio e, via via, fuse tra loro.
La preparazione di piatti poveri comporta, talvolta, una qualità che si distingue dalla laboriosità che esalta il gusto e risulta gradevole da ogni genere di palato. Così anche i Pannicelli, dessert che si offre con del buon vino passito, hanno una ricetta antichissima la cui realizzazione richiede

“un lungo lavoro che va dal raccogliere le foglie più adatte nel periodo della potatura, all’essiccazione dell’uva, all’intreccio dei fili di ginestra e alla giusta cottura nel forno a legna”.

La ricetta della Parmigiana di melanzane ha ingredienti che comportano una spesa ridotta ma che vanno ben dosati e, soprattutto, ben amalgamati, per realizzare un buon prodotto finale. Anche se ogni massaia calabrese ha i suoi segreti, è importante saper controllare la cottura

“un minuto in più o in meno potrebbe essere fatale”.

Offrire un panorama esaustivo di un territorio così articolato come quello calabro non è cosa facile e il testo, pur essendo una buona guida, può, talvolta, sorprendere per qualche giudizio lusinghiero, mentre alcune località, molto frequentate dal turismo di prossimità, non sono neanche nominate. Se, poi, si volesse cercare un punto ristoro in un luogo, si fa un po’ fatica a trovarlo, visto che potrebbe essere collocato, oltre che tra i ristoranti, tra i luoghi che fanno parte di un itinerario del gusto oppure potrebbe esser citato tra Le ricette degli chef.
Tutto ciò, però, rende la guida anche una pubblicazione diversa dalle altre; il libro è molto gradevole, da leggere o da consultare per conoscere meglio la Calabria, per scoprire i suoi sapori, i suoi odori, i suoi colori.