E se l’intelligenza artificiale fosse capace di scrivere un libro? Questo l’inquietante scenario che si sta affacciando nel prossimo futuro. L’era di ChatGPT è appena iniziata e come ogni rivoluzione tecnologica che si rispetti porta con sé interrogativi, dubbi e le più sinistre premonizioni.
ChatGPT e la rivoluzione creativa
Qualche mese fa il lancio di ChatGPT3, la versione più evoluta della contemporanea chatbot, ha fatto molto discutere i lavoratori dell’industria creativa ed editoriale.
La nuova versione di ChatGPT è infatti in grado di elaborare testi e immagini di senso compiuto, andando di fatto sostituire ciò che nessuno avrebbe mai ritenuto appannaggio delle moderne tecnologie: il pensiero creativo.
Le capacità di questo moderno e sofisticato modello di chatbot vanno oltre ogni aspettativa: riesce a simulare perfettamente il linguaggio umano creando testi validissimi, che si tratti di conversazioni, di saggi, di riflessioni critiche e molto altro. Le sue potenzialità sono tali che le università degli Stati Uniti hanno già dovuto vietarne l’uso in ambito accademico per redigere tesine e studi sperimentali.
Un recente esperimento, svolto dal professor Marc van Oostendorp della Radboud University di Rotterdam, ha dimostrato che ChatGPT è in grado di diplomarsi totalizzando un punteggio altissimo, quasi irraggiungibile per uno studente normo-dotato.
Ma non è finita qui, ed ecco la notizia che fa tremare il mondo dell’editoria, ChatGPT è in grado di scrivere un libro in perfetta autonomia. Lo ha dimostrato Giacomo Bruno, l’editore noto come il “papà degli ebook”, che in un saggio recentemente pubblicato dalla sua casa editrice ha rivelato di aver scritto un libro di 192 pagine in sole 8 ore grazie a ChatGPT. Bruno non è il solo ad aver tentato l’esperimento naturalmente e il mercato editoriale attuale già pullula di libri scritti con il sostegno dell’intelligenza artificiale.
Scopriamo più nel dettaglio i limiti e le capacità di questa nuova tecnologia.
ChatGPT: cosa può fare?
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Nello specifico cosa può fare ChatGPT? Scorrendo le capacità di questa chatbot potreste rimanere basiti o addirittura sconcertati: è in grado di svolgere analisi grammaticali e logiche, riassunti di testi, traduzioni da ogni lingua, e naturalmente riesce a sviluppare testi creativi di senso compiuto. A tutto ciò si aggiungono anche competenze matematiche: sa risolvere operazioni algebriche, scomporre e ricomporre codici informatici, spiegare una formula geometrica e così via.
In breve, sembra di interagire con un abile copywriter che ha anche svariate competenze da tuttologo. Ovviamente a tutto c’è un limite, perché dobbiamo ricordare che ChatGPT è gestita da un algoritmo, quindi si basa su un calcolo matematico che, per quanto preciso, non può competere con le sottili capacità di interpretazione umana.
Il linguaggio di ChatGPT dunque, per quanto grammaticalmente corretto e stilisticamente fluido, potrebbe incorrere in errori interpretativi o fraintendimenti. Per il resto è un perfetto generatore di fake news, mail di phishing e altre truffe social imperanti nel mondo del web. Come tutte le rivoluzioni tecnologiche comporta dei rischi che è nostro compito comprendere per essere in grado di arginare.
Ma, riflettendo meglio, siamo davvero felici di poter trarre vantaggio dai benefici di questa nuova tecnologia? A quale prezzo?
Chi l’ha utilizzata nella propria quotidianità è concorde nell’affermare che ChatGPT semplifica la vita; tutti gli altri si limitano ad arricciare il naso e a guardarla con il disprezzo che si dedica alle cose sgradite o inopportune.
ChatGPT può davvero scrivere un libro?
Non solo ChatGPT può scrivere un libro, ma ne ha già scritti numerosi che si trovano attualmente in commercio.
L’agenzia di stampa Reuters ne ha contati oltre 200 su Amazon USA, mentre in Italia troviamo più di un centinaio di ebook e almeno una sessantina di libri cartacei che su Amazon mostrano ChatGPT fra gli autori. Ma non è detto che tutti gli editori siano trasparenti nel dichiararlo, di fatto i libri scritti con l’aiuto del chatbot e messi in commercio potrebbero in realtà essere molti di più.
Per scrivere un libro con ChatGPT, spiegano alcuni tutorial online, basterebbe porre al chatbot le domande giuste portando avanti la conversazione. Non è un caso che il programma abbia prodotto molti manuali, storie per bambini, favole o comunque storie brevi. Il chatbot sembra essere specializzato nel redigere manuali di auto-aiuto perché, di fatto, a domanda risponde.
Valide guide online mostrano il procedimento - spesso in soli 10 o massimo 13 step - da portare avanti per condurre la chat al risultato desiderato: la creazione di un romanzo.
Negli Stati Uniti stanno già proliferando i casi di presunti autori che raccontano di aver scritto un libro in un solo giorno e di averlo messo in vendita su Amazon al prezzo di un dollaro. Possibile? Purtroppo sì.
Come scrivere un libro con ChatGPT
Da dove iniziare per scrivere un romanzo con ChatGPT? Innanzitutto dal genere narrativo, come ci spiegano i tutorial online.
La prima domanda da porre al chatbot potrebbe essere ad esempio:
Voglio scrivere un romanzo thriller, dammi una lista di sottogeneri di cui scrivere.
Allora ChatGPT proporrà legal thriller, thriller di spionaggio oppure thriller psicologico. Indirizzarla sul genere corretto è il primo passo per orientare la chat nella scrittura.
Il secondo step consiste nel costruire la premessa della storia. Quindi si può chiedere:
Puoi aiutarmi a creare l’idea per un legal thriller?
Ed ecco che la chat proporrà un valido accenno di trama, introducendo i primi personaggi. Va detto, naturalmente, che il chatbot si basa sulla propria memoria artificiale e dunque rielabora testi già scritti e presenti nel suo database. Però sarà la chat a interagire con te ponendoti domande come: “qual è il lavoro del protagonista? quali sfide deve affrontare?” In base alle risposte così ottenute formulerà da sé la premessa della storia.
Si consiglia poi di ampliare la premessa attraverso varie tecniche utili a perfezionare lo stile, quindi magari chiedere alla chat di scrivere una quarta di copertina e così via. Il metodo, in ogni caso, porterà al risultato sperato in poche ore: la scrittura di un intero romanzo.
ChatGPT e scrittura: rischi e benefici
Questo nuovo sistema di scrittura digitale, basato sull’intelligenza artificiale, avrà un impatto significativo sul mondo dell’editoria? Questo è l’interrogativo che si stanno ponendo i lavoratori del settore con crescente angoscia.
Va detto che in un Paese in cui tutti scrivono - e sempre meno persone leggono - forse non è solo ChatGPT il demone diabolico da sconfiggere. Viviamo già in un’epoca di sovrapproduzione editoriale in cui il valore letterario si è notevolmente abbassato: quello che ChatGPT immetterà sul mercato sarà, con ogni previsione, una lunga sfilza di romanzi mediocri appiattiti su uno stile ridondante.
Non sottovalutiamo, tuttavia, il suo potere creativo: potrebbe essere un valido aiuto nell’intessere trame narrative intriganti o validi colpi di scena. Uno scrittore già abile in piena crisi da pagina bianca potrebbe appellarsi alla tecnologia per sbloccarsi e trovare nella chat un interlocutore salvifico. Questa, però, è un’altra storia.
Negli ultimi anni i computer hanno già facilitato molto il lavoro di scrittura e anche quello di traduzione, l’avvento di questa nuova rivoluzione tecnologica non rischierebbe di svalutare ulteriormente il lavoro creativo?
In fondo lo sappiamo, per quanto tutti tremiamo dinnanzi a questa prospettiva, siamo consapevoli che una qualsiasi app di intelligenza artificiale non potrà sostituire quel gigantesco caleidoscopio di idee e associazioni che è il cervello umano. Forse - noi lo speriamo - c’è una peculiare “sensibilità poetica” che al cervello robot sfugge. Dopotutto la scrittura non è tecnica e infallibile precisione grammaticale, o almeno non solo.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Scrivere un libro con ChatGPT: è possibile? Potenzialità e rischi dell’intelligenza artificiale
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