Come si organizza la presentazione di un libro alternativa, divertente e interattiva? Silvia Lombardo di Bel-Ami Edizioni ci svela i segreti del suo lavoro di ufficio stampa in questa interessante intervista per SoloLibri.net!
Silvia Lombardo è nata nel 1978 a Roma dove, dopo una breve pausa in una città mostruosamente più a misura d’uomo come Torino, vive tutt’oggi in uno dei quartieri più popolosi e trafficati. Diplomatasi alla Scuola Holden in scrittura e storytelling, si è occupata di cultura e spettacolo per varie agenzie giornalistiche, ha scritto e realizzato un film a costo zero sul precariato dal titolo “La ballata dei precari” e pubblicato il saggio umoristico “La ballata dei precari – Guida di sopravvivenza per trentenni” (Miraggi Edizioni, 2011). Collabora con Bel-Ami Edizioni in qualità di ufficio stampa e curatrice delle narrazioni del contemporaneo. Il suo blog è "Precarity Fair" su "l’Unità.it".
- Quali sono i passi preliminari per l’organizzazione di una presentazione di un libro?
Dipende dal tipo di presentazione che si vuole fare, se ci si accontenta di una – comunque sempre interessante – presentazione di tipo classico o se si vuole offrire al pubblico un’esperienza più “rotonda”.
Ossia: ogni narrazione è legata a un certo tipo di immaginario o a una gamma di emozioni su cui intende far leva. Per organizzare una presentazione originale, interattiva e che stimoli la partecipazione del pubblico bisogna partire prima di tutto da questi elementi. Riprodurre, con altri linguaggi che non siano solo la lettura dei brani, queste emozioni, questo immaginario.
Ed è una cosa che viene fatta già mentre si sta finendo di sistemare il manoscritto, o almeno sarebbe l’ideale così da avere il tempo di organizzarsi per il lancio.
A volte, però, si parte da qualcosa di classico e, proprio durante le presentazioni, dalla risposta del pubblico arriva magari l’idea che si stava cercando da tempo.
Incontrare le persone è importante: del resto da sempre ci dicono che la narrazione nasce come rito collettivo di un gruppo di persone attorno al fuoco…
- Quanti tipi di presentazioni esistono e quali sono i luoghi in cui di solito vengono organizzate le presentazioni librarie?
Di base, e non dico niente di nuovo, le presentazioni si fanno in libreria, soprattutto perché è lì che il pubblico dei lettori si trova principalmente. Qualche volta, variazione sul tema, in locali notturni, associazioni culturali e simili, in quartieri dove la vita culturale è particolarmente attiva o presso sedi istituzionali.
Lo scrittore viene intervistato da un giornalista o un moderatore, ogni tanto viene accompagnato nella lettura da un musicista.
Le varie tipologie di presentazioni possibili sono limitate solo dalla fantasia. Certo anche dalla disponibilità di chi ci ospita e dalle capacità produttive di una piccola casa editrice. Personalmente amo molto fare presentazioni e allestire stand in luoghi dove la gente meno se lo aspetterebbe: sarà forse un pensiero ingenuo, ma è così che, a mio avviso, possiamo sperare di creare un nuovo pubblico di lettori.
Certo è un azzardo ma, ad esempio, lo scorso mese abbiamo fatto tre presentazioni in un locale che di solito è una discoteca e sono andate molto bene. Noi come casa editrice abbiamo anche partecipato a fiere di prodotti alimentari biologici e gente disabituata alla lettura ha gradito la sorpresa e acquistato i nostri libri.
Ma si possono anche fare delle incursioni letterarie, all’aria aperta. Oppure creare degli eventi che mettano insieme momenti conviviali e lettura.
A seconda poi del testo, come dicevo, si possono inventare delle presentazioni ad hoc: ad esempio per “La didattica dell’odio”, romanzo di Danilo Cipollini sull’Italia di oggi, abbiamo creato con due attori una sorta di finto confronto elettorale. Oppure con Marco Bifulco e il suo “Infine chiedete aiuto – Storie di abbrutimento stipendiato” abbiamo aperto il reading con un finto documentario live, un mini-spettacolo demenziale, che presentava gli animali da ufficio, i personaggi del suo libro, attraverso il format del programma Quark. Per la raccolta di poesie “Ho tutto in testa ma non riesco a dirlo” ci siamo fatti accompagnare, nel reading, dalle sonorità industrial e la video arte di due bravissimi artisti DBPITT&XEENA.
- Una volta organizzata la presentazione, quali sono i canali attraverso cui viene pubblicizzato l’evento?
Qui, ovviamente, c’è anche un problema di tipo economico. Sarebbe divertente far volare un aereo con la copertina del libro o viaggiare per le strade con uno zaino a propulsione, ma i costi sarebbero eccessivi e le piccole case editrici non dispongono di grandi budget. Già i pattini però sono più economici.
Scherzi a parte, meglio cominciare a incuriosire il pubblico fin dall’uscita del libro, magari con qualche piccolo concorso. O con delle pillole del testo stesso. Quel pubblico fidelizzato è già una buona base da cui partire. E poi ci sono tutti i canali tradizionali: stampa, radio, webzines specializzate o attive su territorio, etc.
Solitamente ci vuole almeno un mese di tempo per creare e pubblicizzare una presentazione che funzioni: si individua il target, si pensa a quali siano le particolarità allettanti della serata, si crea il materiale promozionale, si parte.
E poi ci sono i Social Media. Certo vanno usati in modo intelligente: quanti di voi ricevono inviti per la presentazione dell’x libro al centro culturale di Canicattì anche se sono residenti a Vigevano? Questo non fa alto che sovraccaricare il pubblico e indurlo a ignorare gli inviti.
Sicuramente quindi, prima di tutto, viene l’importanza del farsi conoscere e riconoscere come casa editrice, come libro e come autore.
- Come si fa ad organizzare una presentazione originale e divertente che non annoi il pubblico e si trasformi in un evento atteso? Raccontaci la tua idea e la tua esperienza a Bel Ami edizioni.
Si pensa a come organizzare un evento che somigli a una di quelle serata che si fanno a casa con gli amici, così riusciti che nessuno schioda prima delle tre del mattino. Sembrerà banale forse, ma la cosa fondamentale è coinvolgere il pubblico e emozionarlo. Renderlo partecipe, creare un’occasione di scambio e di incontro, affinché la presentazione non sia solo un’autocelebrazione dell’autore (sono anche autrice, so che a volte sappiamo essere davvero devastanti) ma anche un momento divertente e ricco.
Volendo schematizzare è quindi fondamentale:
- scegliere la modalità di presentazione, che sia originale e coinvolgente,
- curare al massimo tempi di lettura e approccio dello scrittore col pubblico,
- scegliere bene il luogo, massimizzare la pubblicità.
E, brutto a dirsi, a volte un nome di richiamo può essere efficace, purché si tratti di qualcuno che abbia letto il libro e creda veramente nella bontà dell’opera.
Come Bel-Ami Edizioni, oltre agli esempi già citati, una delle nostre presentazioni che piace di più e che sta girando l’Italia è quella dei nostri fumettisti Marco Taddei e Simone Angelini con “Storie Brevi e Senza Pietà”.
Fra librerie, locali e fiere propongono sedute di fumetto terapia ai lettori, guarendoli da traumi infantili, fobie e incubi ricorrenti. Ovviamente si tratta di un gioco, a cui il pubblico sta molto volentieri soprattutto per entrare nel meccanismo della genesi della narrazione.
L’idea nacque proprio dal fatto che le loro storie hanno il sapore della paura infantile, del trauma non risolto: così la sera della presentazione fatta a Lanciano presso il Circolo Pickwick ci venne in mente di chiedere al pubblico quali fossero i loro di traumi infantili. E cominciammo con una specie di seduta tragicomica da guaritore americano. Il soggetto raccontava il suo trauma, Marco lo sceneggiava con una vecchia Olivetti Lettera 32, Simone lo disegnava e io lo dichiaravo guarito dal suo trauma chiedendo un pubblico applauso. Sono uscite storie incredibili, divertenti e anche commoventi.
La volta dopo fu a Spoleto: la presentazione doveva durare un’ora e mezza, dopo quattro ore abbiamo dovuto abbandonare il pubblico perché i due autori dovevano a malincuore tornare a Pescara.
E ora che hanno fidelizzato il pubblico, si possono scoprire le loro nuove date su Facebook o sul nostro sito. Le nostre prossime presentazioni saranno a Modena per il BUK il 23 e 24 marzo con “Infine chiedete aiuto” e altre novità di fumetto e poesia e a Roma presso lo Spazio Fandango il 7 febbraio alle 18.30 con “La didattica dell’odio” di Danilo Cipollini.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Come organizzare la presentazione di un libro? Intervista a Silvia Lombardo di Bel-Ami Edizioni
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Buongiorno Silvia, ho pubblicato due libri ed il terzo è in uscita. Il mio problema è che, terminato il giro di città dove posso essere sicura di avere un pubblico, le mie presentazioni si fermano lì, con il libro in vendita in libreria.
Bene la pubblicità, i giornalisti, gli articoli ecc. tutte cose fatte per tempo, ma il punto è che chiedere ad es ad una Feltrinelli di Canicattì una data per una presentazione è fattibile (le librerie sono sempre molto disponibili), ma chi invitare in posti dove non vivi e non hai idea di chi invitare?
Cercavo su internet qualche agenzia (non so se ne esistano) che, in diverse regioni, svolgano questo servizio, in modo che il libro viaggi oltre i soliti confini e ricavi maggiore pubblicità. Qual è il tuo consiglio in merito? Grazie e complimenti.
Anna