Il concorso per i dirigenti scolastici è tutto da rifare: così ha deciso il Tar della regione Lazio con la sentenza depositata. Dopo aver lasciato gli interessati sulle spine per tutta la giornata di ieri, il Tribunale Amministrativo Regionale ha deciso l’epilogo dell’intricata vicenda che riguarda i tanti ricorsi presentati dagli ammessi alle prove scritte del concorso per dirigenti scolastici. I ricorsi erano stati fatti per abuso dell’anonimato, per la composizione delle commissioni e le presenze improprie di alcuni presidenti e commissari e per la prova preliminare differita in Sardegna. Vediamo cosa dice la sentenza in merito.
Concorso dirigenti scolastici: la sentenza
La sentenza è stata depositata ed è la seguente secondo quanto scritto dai giudici amministrativi:
“Il ricorso va accolto a seguito della riconosciuta fondatezza della doglianza che ha contestato la legittimità dell’operato della commissione plenaria nella seduta in cui sono stati fissati i criteri di valutazione, con conseguente annullamento in toto della procedura concorsuale in questione”
La doccia fredda è arrivata, quindi, e il tribunale ha stabilito che è tutto da rifare. Tra i vari punti presentati è stato accolto quello relativo all’incompatibilità dei tre commissari.
A seguito della sentenza il ministero dell’Istruzione ha già annunciato l’intenzione di fare ricorso contro la decisione del Tar e, secondo fonti del Miur, Bussetti starebbe già predisponendo l’appello da fare al Consiglio di Stato con l’Avvocatura dello Stato. Per il ministero dell’Istruzione il Tar avrebbe accolto il ricorso basandosi su “una censura giudicata infondata dai tecnici del Miur: non sussistevano, secondo il dicastero, i presupposti per la ritenuta incompatibilità di alcuni commissari”.
I commissari in questione sono in tutto tre, ovvero Elisabetta Davoli e Francesca Busceti, le quali hanno tenuto dei corsi di preparazione per gli aspiranti presidi negli scorsi mesi e il motivo di incompatibilità risulta ovvio, poiché chi ha seguito i corsi potrebbe risultare avvantaggiato. A loro si aggiunge Angelo Francesco Marcucci, altro commissario, ha la carica di sindaco nella regione Campania e questo incarico risulta incompatibile con la presenza in commissione per concorsi pubblici.
Il concorso da rifare serviva per la copertura di 2.425 posti nelle scuole e ha visto presentarsi 34.580 iscritti alla prova pre-selettiva; allo scritto sono stati ammessi 8.736 candidati previsti dal bando più altri 36 risultati a pari merito con 71,7 punti. Gli ammessi all’orale sono stati resi noti tramite graduatoria a fine marzo e, tra questi, erano passati il 43% dei candidati, corrispondenti a 3.795 individui.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Concorso dirigenti scolastici annullato dal Tar: tutto da rifare
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