Il correttore di bozze si occupa di verificare la correttezza di tutti gli aspetti formali del testo che andrà in stampa. Nelle case editrici piccole, spesso coincide con la figura del redattore, ma non sempre è così: il correttore di bozze può anche essere una figura specifica che lavora, internamente o esternamente, per una o più case editrici.
Una casa editrice che voglia essere certa d’aver fatto tutto il necessario per evitare errori e refusi, prima di mandare in stampa un libro dovrebbe aver svolto almeno due (meglio tre) giri di bozze: assegnato un primo giro a uno o più correttori, vengono riportate le correzioni sul file (con estrema attenzione per non causare errori ulteriori per colpa dell’inserimento), che viene nuovamente stampato e redistribuito ad altri collaboratori, perché a loro volta individuino i refusi rimasti.
Competenze richieste
- Il correttore di bozze deve leggere le bozze del libro con particolare attenzione, dal momento che il cervello umano, tendenzialmente, è portato a correggere automaticamente in fase di lettura eventuali refusi presenti. È buona norma che un correttore non esegua più di un giro di bozze sullo stesso testo: farlo si rivela spesso inutile e poco produttivo.
- Il correttore deve conoscere perfettamente le norme redazionali della casa editrice. Se non le possiede o non le conosce, è bene non affidarsi esclusivamente al buon senso e alla probabilità, ma richiederle in redazione: in fase di correzione di bozze, un punto interno o esterno a delle virgolette è una questione di vitale importanza, così come è fondamentale sapere citare correttamente il titolo di un libro o il nome di una testata giornalistica.
- Deve, necessariamente, conoscere alla perfezione le regole ortografiche della lingua italiana, ma non solo: deve accertarsi che qualsiasi riferimento a nomi di marche, luoghi e altro, in italiano o in altre lingue, siano riportati a testo correttamente e verificare che non ci siano errori di impaginazione e tenere d’occhio gli spazi e la distribuzione del testo sulla pagina.
- Essendo il suo un lavoro molto tecnico, il correttore di bozze deve essere, prima di tutto, estremamente preciso (se possibile, ai limiti della maniacalità), per poter cogliere il più velocemente possibile tutte le difformità del testo sopra indicate.
- Deve essere puntuale nella consegna del lavoro: un suo ritardo potrebbe comportare lo slittamento dannoso della pubblicazione del libro.
- Deve essere in grado non solo di rintracciare refusi, ma anche di segnalare tutto ciò che nel testo è in qualche modo fonte di incertezza. Deve avere inoltre un buon orecchio e fare attenzione a questioni eufoniche e a ripetizioni probabilmente sfuggite in fasi precedenti di lavorazione del testo.
- Deve avere un grande senso di responsabilità del suo lavoro: un minimo refuso è inevitabile, ma arrivare in libreria con un testo zeppo di errori è una mancanza di rispetto nei confronti dei futuri lettori, che viene a intaccare l’inevitabile rapporto fiduciario che si costituisce tra questi ultimi e la casa editrice.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Correttore di bozze: competenze e capacità richieste in una casa editrice
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