Il decreto Milleproporoghe arriva all’approvazione della Camera con 315 voti favorevoli e continua quindi il suo iter al Senato. In questo caso il decreto avrà un passaggio veloce, dal momento che è ormai in scadenza il 29 febbraio 2020.
Le Commissioni Bilancio e Affari costituzionali hanno inoltre già apportato parecchie modifiche al testo che hanno portato ad avere anche dei cambiamenti sostanziali del testo.
Ora che il decreto Milleproroghe è stato approvato alla Camera andiamo a scoprire tutte le novità per la scuola che dovrebbero essere applicate in caso venisse accettato al Senato.
Decreto Milleproroghe, 2020: le novità per la scuola
Nel decreto in questione moltissimi provvedimenti riguardano la scuola e soprattutto i concorsi che dovranno essere banditi nei prossimi mesi, tanto attesi dai docenti. Nel decreto Milleproroghe si trovano infatti parecchie novità per quel che riguarda i concorsi che da mesi i docenti attendono per riuscire ad ottenere una cattedra.
Nel decreto vi è finalmente una data per i concorsi che precisa che dovranno essere pubblicati entro il 30 aprile 2020. Per quanto riguarda i concorsi per la scuola le altre novità stabilite dal Milleproroghe sono le seguenti:
- la prova scritta del concorso straordinario, che avrà fini abilitanti, riguarderà il programma previsto per il concorso ordinario e non il programma proposto per il concorso per titoli ed esami del 2016;
- per il concorso per titoli ed esami della scuola secondaria si dovrà costituire una commissione di esperti che dovrà definire le prove scritte e le griglie di valutazioni.
Queste non sono le uniche modifiche che saranno apportate alla scuola, nel caso in cui il decreto Milleproroghe venisse approvato anche dal Senato. Per gli studenti viene infatti introdotto un curriculum che sarà allegato al diploma di scuola secondaria di II grado, che però, come si prevedeva, sarà spostato di un anno e non si richiederà nel 2020.
Per questo anno scolastico le istituzioni potranno utilizzare il curriculum dello studente solo in via sperimentale, ma non vi sono degli obblighi. Diventa invece obbligatoria, sin da questo anno, la partecipazione alle prove INVALSI che diventa un requisito di accesso all’esame di maturità 2020. In provincia di Bolzano invece le prove INVALSI relative al tedesco risultano obbligatorie a partire dall’a.s. 2022/23.
Si incrementa inoltre l’organico del personale docente con una spesa che arriva a 6,387 milioni di euro per l’anno 2020, 25,499 milioni di euro per il 2021 e 23,915 milioni di euro dall’anno 2022. Questa proposta servirà a migliorare la situazione delle classi nelle scuole italiane e a cercare di risolvere i problemi di sovraffollamento in alcune regioni italiane.
Per i vincitori del concorso per dirigente scolastico bandito nel 2017, gli idonei, che si trovino in posizione utile in graduatoria nazionale saranno assunti nel limite dei posti vacanti e disponibili.
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