Se arrivare tra le mani dei lettori è l’obiettivo di qualsiasi libro (e di qualsiasi impresa che ne produce), intuitivamente, il meccanismo che porta le copie fresche di stampa alle librerie si rivela fondamentale.
Come funziona la distribuzione libraria? Quali e quante sono le maggiori reti di distribuzione in Italia? Ecco utili consigli per lettori, scrittori e aspiranti uffici commerciali, per capire meglio i meccanismi della filiera del libro.
La distribuzione diretta e indiretta
La distribuzione si definisce diretta quando è seguita direttamente dalla casa editrice e dai suoi componenti, mentre parliamo di distribuzione indiretta quando tra l’editore e il libraio si colloca una terza figura, esterna alla casa editrice, che si occupa di distribuire le copie stampate. È quello che fanno, per esempio, la casa editrice SUR (oggi in parte), o Edizioni di Atlantide.
In Italia esistono editori che gestiscono l’intera filiera del libro, dalla tipografia alla distribuzione fino alla libreria, come nel caso del Gruppo Mondadori e del Gruppo RCS, e editori che devono affidarsi a società terze per la promozione e la distribuzione, come la rete Messaggerie.
Altri editori, invece, scelgono di gestire direttamente i rapporti con le librerie e di far arrivare i propri libri sugli scaffali senza alcuna intermediazione esterna. L’acquisto diretto, privilegiato in particolar modo da alcune case editrici indipendenti, istituisce un rapporto fideistico ed esclusivo tra librai ed editori, da cui entrambi dovrebbero trarre vantaggio.
Se tra editore e editore si apre un conto diretto, è possibile scegliere di lavorare:
- in conto deposito: la libreria paga solo i libri che riesce effettivamente a vendere (sell out) e non quelli che arrivano sugli scaffali (sell in).
- in conto assoluto: la libreria paga i libri che arrivano in negozio (salvo poi poterli restituire tramite il meccanismo della resa).
Distribuzione nazionale o locale? Quanto guadagna un distributore?
Distinguiamo tra distribuzione nazionale e distribuzione locale in base al raggio di azione della rete di vendita, che può essere attiva in tutta Italia o coprire solo determinate regioni, anche a causa del notevole dislivello distributivo delle librerie sul territorio italiano.
Per quanto riguarda i guadagni, solitamente il distributore trattiene per sé il 60% del prezzo di copertina di un libro (se si tratta di un distributore nazionale; un distributore regionale trattiene circa il 55%), ma il suo vero guadagno è circa del 25%: la percentuale restante è ceduta al libraio.
I principali distributori e grossisti italiani
I distributori più grandi e noti, che hanno sostanzialmente il monopolio nazionale della distribuzione libraria in Italia, sono:
- Messaggerie Libri: la Società Generale delle Messaggerie Italiane di Giornali, Riviste e Libri nasce a Bologna nel 1914 e in più di cento anni si sviluppa fino a diventare il più importante distributore italiano di prodotti editoriali. I marchi che si affidano a Messaggerie sono più di 600. Bao Publishing, Bollati Boringhieri, Chiarelettere, Corbaccio, Fandango, Fanucci, Guanda, HarperCollins, Laterza, Longanesi, minimum fax, il Saggiatore, Salani, Sellerio
- PDE: nata nel 1976, si è fusa nel 2015 con Messaggerie Italiane e gruppo Feltrinelli (che mantiene però la piena titolarità delle proprie attività promozionali). Gli editori che si affidano a PDE per la propria distribuzione sono più di cento: tra gli altri, Adelphi, Baldini+Castoldi, Beat Edizioni, Cairo Editore, Fazi, La nave di Teseo, La nuova frontiera, Neri Pozza, Nutrimenti, Passigli, SEM, Tunué...
- ALI: sul mercato da oltre 50 anni, ALI è uno tra i principali distributori librari italiani, in collaborazione con grossisti e filiali di distribuzione locali diffusi capillarmente sul territorio.
- Cda: nato nel 1975 quando undici distributori regionali si associarono per offrire alle case editrici i loro servizi, il Consorzio Distributori Associati serve oggi un elenco nutrito di case editrici, tra cui Keller Editore, La Lepre Edizioni, Ponte Sisto.
Anziché aprire un conto con un distributore, è possibile scegliere di affidarsi ai grossisti, tra cui Fastbook, il più importante, e Centolibri, maggiormente legato al settore scolastico e universitario. Per quanto forse più dispendioso, rivolgersi a un grossista per un libraio può significare avere una maggiore libertà nella selezione dei titoli e non dover sottostare alle garanzie richieste da un distributore, più difficili da sostenere.
Che differenza c’è tra la distribuzione attraverso i canali principali e la distribuzione nelle librerie indipendenti?
Per le piccole e medie case editrici trovare uno spazio in libreria, soprattutto in quelle di catena, è difficile, perché in un mercato sovraffollato, dove ormai il tempo di vita di un libro-novità è sempre più breve, un editore che pubblica meno di 10 titoli all’anno in pratica non esiste.
Se l’editore, per risultare maggiormente visibile in libreria, aumentasse il numero di libri e le tirature, rischierebbe di incappare in un grande numero di rese, di essere schiacciato dalla necessità di produrre ancora di più per compensare e, se non riuscisse a pubblicare il tanto sperato best seller, tutto ciò decreterebbe il fallimento economico del marchio. Senza contare il fatto che le case editrici, specialmente le più piccole, abbiano un’identità fortemente connotata e produrre all’eccesso potrebbe rischiare di snaturarle.
Per la piccola editoria, dunque, è più semplice essere presenti e notati nelle librerie indipendenti, anche grazie ai contatti diretti e a politiche di conto deposito a cui abbiamo accennato poco fa, per le quali il libro può essere esposto a lungo (almeno 3 mesi) senza che il libraio debba acquistare in anticipo i libri e pagando l’editore solo per i libri effettivamente venduti. Questa modalità evita che il libraio effettui delle rese solo per avere un rientro di liquidità e permette una presenza in libreria più duratura. Allo stesso tempo, però, l’editore non può contare su anticipi di liquidità e deve attendere le vendite effettive per essere pagato (e potere a sua volta, dal 35% circa del prezzo di copertina ottenuto, pagare autore, collaboratori e spese).
Oggi, ribaltando completamente la situazione che si verificava fino a qualche anno fa, il 70% circa del mercato librario è occupato da librerie di catena e acquisto online, anche a causa del dislivello causato dalle diverse possibilità di scontistica, su cui il Senato è finalmente intervenuto lo scorso febbraio con una nuova legge che impone un tetto massimo sugli sconti.
Prima stesura articolo a cura di Flora Albarano: febbraio 2013 - Aggionrnamento articolo di Eleonora Daniel: giugno 2020
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Distribuzione libraria: come funziona?
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Gentilissimi indicate in questo articolo che "I distributori più grandi e noti che hanno il monopolio nazionale della distribuzione libraria in Italia sono Messaggerie Libri, Pde, Cda, Nda", mentre poi aggiungete che ne esistono altri come Dehoniana etc. che a parer vostro sono piccoli. In realtà Dehoniana è il terzo distributore per fatturato insieme ad ALI e viene dopo Messaggerie e Pde. Tra l’altro si è unito in consociata con la sigla Proliber e darà del filo da torcere anche a Messaggerie. Quanto a Cda molte sue filiali sono chiuse (vedi Cda Lazio fallita etc.), mentre NDA distribuisce quasi esclusivamente presso centri sociali, negozi equo solidali, librerie del circuito Interno 4 (che sono forse neanche una ventina).
Marco, leggo che è molto informato riguardo la distribuzione, per questo motivo le vorrei chiedere se ha qualche testo da consigliarmi visto che sto lavorando ad una tesi sulle trasformazioni della distribuzione editoriale ma ho difficoltà a reperire materiale dal quale trarre spunto e informazioni utili
Sono uno degli ultimi librai indipendenti di Roma.
Solo oggi sono capitato -per puro caso!- in questo Vostro articolo, certamente corretto per l’epoca in cui è stato scritto ma che ora,
con Pde assorbita da Messaggerie
e Proliber che si sta rilevando come un enorme disastro organizzativo (visti i i tanti disastri che hanno combinato nell’ultimo anno, dovuti più che all’incapacità del personale alla follia di chi ha pensato di poter gestire un distributore nazionale da un’unica sede, senza dotarlo di un portale on line ma solo attraverso degli ordini via fax),
penso andrebbe aggiornato con queste novità.
Buon lavoro e grazie per l’attenzione prestatami.
Luigi Marcon
- titolare Acilia libri, Roma-
Vorrei sapere se sia possibile verificare se un certo libro sia in distribuzione o no. Grazie