Non si parla d’altro in questi giorni che degli Emmy Awards 2021, della cerimonia di premiazione degli Oscar della televisione a Los Angeles che è tornata a svolgersi in presenza per la prima volta dall’inizio della pandemia e che ha visto il trionfo di molte serie tv, tra cui La regina degli scacchi, tratta dall’omonimo romanzo di Walter Tevis..
Ci sono stati il tappeto rosso, le premiazioni, e il potente discorso di Michaela Coel rivolto agli scrittori..
Ma oltre a tutto ciò che riguarda il mondo della televisione e dell’intrattenimento, questa volta agli Emmy Awards si è lanciato un messaggio molto importante che riguarda l’inclusività, e nello specifico l’inclusività che passa dal linguaggio. Se prima infatti venivano premiati "il miglior attore" o la "migliore attrice", adesso si parla anche di "performer". Cosa significa e perché?
Emmy Awards 2021: "performer" e linguaggio inclusivo
Chi non ricorda frasi ormai celebri come, "e quest’anno il premio per la categoria "miglior attrice non protagonista" va a..."? Ebbene, per la prima volta non sono stati fatti riferimenti "gender" e agli Emmy Awards c’è un nuovo regolamento della cerimonia più impegnato che consente infatti ai vincitori in qualsiasi categoria di artisti intitolata ’Attore’ o ’Attrice’ di essere definiti usando un termine più neutro e generico: "performer". La parola performer in inglese significa "esecutore", si riferisce a artisti, professionisti e persone del mondo dello spettacolo che eseguono appunto una performance. In questo caso, trattandosi del mondo del cinema, potremmo tradurla con "interprete".
Quindi qualora lo desiderassero, le persone premiate agli Emmy possono richiedere che il loro certificato di nomina e la statuetta degli Emmy riportino il termine "performer" al posto di "attore" o "attrice".
Si tratta di un messaggio importante che sottolinea quanto sia fondamentale il linguaggio nel tutelare e veicolare l’inclusività. Il discorso è ancora più interessante se si applica alla lingua italiana, molto diversa da quella inglese. Si sta lavorando molto anche nel mondo dell’editoria, dell’educazione e della divulgazione per estendere la lingua italiana fortemente caratterizzata per genere, e superare alcune limitazioni che rendono impossibile parlare di sé o di altre persone senza menzionare il genere, o senza restare intrappolati nel binarismo di genere. Il lavoro di trasformazione linguistica in questo caso passa anche dai social, dove sempre più si suggerisce di introdurre e usare ad esempio la schwa, sia nella sua forma singolare (ǝ) che in quella plurale (з).
Tornando agli Emmy Awards, quest’anno Mj Rodriguez, attrice di Pose, è stata la prima persona transgender a ottenere una nomination nella categoria principale delle interpretazioni. Ecco qui che il linguaggio inclusivo diventa indispensabile per rappresentare tutti, o meglio ancora tuttз, per far sì che la lingua non sia il primo strumento di discriminazione.
Che ne pensate? Vi aspettiamo nei commenti.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Emmy Awards 2021, il linguaggio del nuovo regolamento è inclusivo: attore, attrice, performer
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