Tutti pronti per iscriversi, o tornare, all’università? Con l’avvio del nuovo anno accademico bisogna iniziare anche a pensare a eventuali borse di collaborazione, tirocini, e perché no, anche all’Erasmus. Ma come funziona? Che cos’è? Scopriamolo insieme.
Che cos’è l’Erasmus
L’Erasmus (compreso nel più ampio Erasmus plus) è un progetto dell’Unione Europea che permette agli studenti iscritti alle università europee di studiare in università di altri Paesi compresi nell’UE o a essa associati per un periodo di tempo variabile che va dai 3 ai 12 mesi.
Per accedere all’Erasmus è necessario seguire le istruzioni presenti sul sito della propria Facoltà. Chi può partire per un Erasmus? Gli studenti delle lauree triennali e magistrali, i laureandi che devono conseguire un tirocinio e chi, già laureato, vuole effettuare all’estero il dottorato.
Si tratta di un’esperienza di studio e di vita davvero preziosa, in cui ci si può realmente immergere nelle atmosfere più intime e proprie della città prescelta. Prima della partenza allo studente deve essere garantito il pieno riconoscimento del periodo di studio svolto all’estero.
Gli studenti che partono per il progetto Erasmus possono contare su una borsa di mobilità mensile che ha un importo diverso a seconda del costo della vita del paese straniero prescelto. Questo contributo economico viene integrato da un altro proveniente dal MIUR. Gli studenti che, consegnato l’ISEE, dimostrino di essere in una difficile situazione economica, possono avvalersi di un ulteriore sussidio.
Solitamente la borsa viene corrisposta in diverse tranche e non tutta all’inizio dell’esperienza, quindi è necessario avere un fondo cassa personale all’inizio del progetto. Inoltre, chiaramente, sarà necessario dimostrare di aver seguito i corsi e aver sostenuto un certo numero di esami. Quindi no, non si tratta di andare a fare una vacanza, per quanto ovviamente l’esperienza di studio sarà sicuramente divertente e permetterà agli studenti di conoscere tante nuove persone e trascorrere insieme del tempo anche fuori dalle aule universitarie.
Erasmus: come funziona? Ecco le novità 2018
Sono trascorsi ormai 30 anni dal varo del programma di scambi internazionali e per il 2018 ci sono grandi novità per agevolare una fetta più ampia della popolazione studentesca, permettendo a un numero maggiore di iscritti all’università di vivere un’esperienza Erasmus.
Per poter partecipare occorre seguire le istruzioni fornite dal bando della propria università facendo molta attenzione in particolar modo a presentare la domanda entro i termini stabiliti e presentando tutti i documenti richiesti.
Ecco i nuovi requisiti per poter partecipare:
- Bisogna aver completato il primo anno di università ed essere regolarmente iscritto al corso di laurea scelto.
- L’iscrizione all’università di provenienza deve essere valida per tutto l’anno che include il periodo dell’Erasmus.
- È necessario non aver già utilizzato il numero massimo di mesi di mobilità previsto.
- Occorre non essere beneficiari di un’altra borsa di studio finanziata dall’Unione Europea.
Esistono inoltre requisiti legati alla lingua del paese in cui si andrà a fare l’Erasmus e questi cambiano in base alle richieste della singola università: sarà quindi necessario fornire le certificazioni richieste che attestino il livello di conoscenza della lingua.
Ma attenzione, trattandosi di un progetto in cui i posti sono limitati, diciamo che esiste un altro requisito: verranno principalmente selezionati, premiandoli, gli studenti che hanno una buona media e che sono in regola con gli esami.
Siete mai stati in Erasmus? Pensate di partecipare e partire? Fateci sapere cosa ne pensate nei commenti, vi aspettiamo!
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Erasmus: come funziona?
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