Fiori di Jacaranda
- Autore: Marisa Sturiale D’Agostino
- Genere: Autostima, motivazione e pensiero positivo
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2017
“Ai cercatori di Poesia e ai senza nome dell’ultima stagione”.
“Si è guardata e si è vista”. Si apre così l’ultimo romanzo di Marisa Sturiale D’Agostino “Fiori di Jacaranda” (Città del Sole Edizioni, 2017).
Laura, la protagonista, un giorno, vede riflessa la sua immagine nello specchio dell’ingresso invecchiata, eppure dentro si sente sempre la stessa ragazza di un tempo. La vita l’ha segnata: ha perso Ugo, il marito; la nipotina, Chiara, le è stata strappata; la figlia Fabia è scappata in America; il figlio Fausto è troppo preso dal suo lavoro di avvocato.
Adesso si aggiunge anche la necessità di lasciare una casa grande, stipata di oggetti accumulati con gli anni da impacchettare o regalare e mentre lo fa tutta la vita le passa davanti.
“Il tempo non sa di diventare memoria”.
Memoria a volte piacevole altre volte, molto spesso, dolorosa. Laura però sa, è consapevole che di quella memoria, tutta intera, non può più farne a meno. Trasferirsi per un periodo di tempo a Villa Mon Repos, un arcipelago di solitudini, dove esiste un filo sottile tra la vita che può essere morte e la morte che può donare la vita, diventa per Laura l’occasione per uscire dalla sua solitudine, per incontrare una varietà di umanità diversa, molto diversa da lei: i coniugi Rando, Raya, Marilù sulla sedia a rotelle, i suoi “fidi cavalieri”, Vincenzo e Tano, e tutti gli altri personaggi che popolano la Villa. Laura entra nelle loro vite in punta di piedi, con gentilezza, delicatezza, e con alcune di loro, come Giannina e Licia, entra in sintonia. Una sintonia che neanche la morte riesce a scalfire. E la stessa sintonia tra Laura e la natura, i fiori di Jacaranda, il mare, il giardino di Villa Mon Repos, le piccolissime orme dei gabbiani sulla spiaggia invade tutto il romanzo.
Quando rincontra Paolo, l’amore della sua gioventù, è sintonia perfetta, empatia totale. Paolo scrive poesie. Laura è da sempre la sua musa. Galeotto nei loro ricordi è Pasternak e il suo libro, “Il dottor Zivago”. Laura torna a casa con una consapevolezza diversa, sa per prima volta che non è più moglie di, madre di, ma finalmente solo Laura!.
Il terzo romanzo di Marisa Sturiale D’Agostino è profondamente intimo, intimistico, personale, segmenti di vita vera, vissuta sino in fondo, vengono dipinti su una pagina bianca. “Fiori di Jacaranda” è un viaggio dentro se stessi per ritrovare la serenità della solitudine e abituare al silenzio che ci insegna a partecipare empaticamente agli stati d’animo di chi ci sta intorno ma che, a volte, può essere così assordante da costringerci ad ascoltare i nostri pensieri.
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