Giorno della Memoria: quando è stato fissato e perché è il 27 gennaio?

Il Giorno della memoria è una ricorrenza molto importante che si celebra ogni anno il 27 gennaio a partire dal 2006. La decisione di istituire questa commemorazione è stata presa per ricordare ogni anno le vittime dell’Olocausto e per permettere anche alle nuove generazioni di aver ben chiaro cosa sono stati i campi di sterminio e le persecuzioni razziali contro il popolo ebraico.
Durante il Giorno della Memoria per questo motivo vengono organizzate nelle scuole italiane incontri e dibattiti con esperti che permettono ai ragazzi di capire meglio un periodo della storia che non hanno vissuto in prima persona.

La ricorrenza è stata stabilita nel 2005 e si è deciso il 27 gennaio perché si tratta di una data simbolo per le vittime della Shoah. In questa giornata così importante cerchiamo quindi di comprendere perché è stato scelta questa data precisa e ripercorriamo la storia di questa importante celebrazione.

Giorno della Memoria: quando è stata istituito

A stabilire il Giorno della Memoria è stata la risoluzione 60/7 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite che il 1° novembre del 2005 ha decretato che il 27 gennaio di ogni anno è il giorno dedicato alle vittime dell’Olocausto.
La giornata ricorda non solo le vittime dello sterminio, ma anche le leggi razziali e le persone che misero a rischio la propria vita per salvarla ai perseguitati ebrei.

In Italia si è a lungo discusso su quale potesse essere la data per questa ricorrenza e in un primo momento si pensava di celebrare le vittime della Shoah il 16 ottobre, in ricordo del rastrellamento del ghetto di Roma. Il 16 ottobre del 1943 oltre mille cittadini ebrei residenti nel ghetto furono deportati ad Auschwitz, solo 16 persone fecero ritorno.
Per altri invece la data di questa ricorrenza doveva essere il 5 maggio, data in cui venne liberato il campo di Mauthausen, così da sottolineare l’importanza dell’antifascismo in Italia e ricordare i tanti prigionieri politici che vennero qui rinchiusi. Infine si decise di adottare quella che in tutto il resto dell’Europa era la data simbolo dell’Olocausto, il 27 gennaio, giorno della liberazione di Auschwitz.

Giorno della Memoria: perché è il 27 gennaio?

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Il 27 gennaio è una data simbolica, un momento che è stato scelto per ricordare al mondo l’orrore dei lager e delle leggi contro gli ebrei. Si stabilì di celebrare il giorno del ricordo delle vittime della Shoah in questa data perché il 27 gennaio del 1945 gli uomini dell’Armata Rossa entrarono nel campo di sterminio di Auschwitz e lo liberarono. In quel 27 gennaio i soldati scoprirono le atrocità dei lager, le camere a gas e soprattutto videro i prigionieri che erano stati lasciati nel campo, mentre le SS ripiegavano verso luoghi più sicuri.

In quella giornata del 1945 le truppe sotto il comando del maresciallo Ivan Konev arrivarono per prime nella città di Oświęcim (in tedesco Auschwitz), in Polonia, per primi gli uomini dell’esercito sovietico scoprirono il campo di concentramento e ne liberarono i prigionieri. I soldati si trovarono di fronte circa 7.000 prigionieri, ridotti pelle e ossa, trovarono migliaia di indumenti, scarpe, documenti, oggetti di varia natura e 8 tonnellate di capelli umani imballati e pronti per essere spediti.
Auschwitz non fu il primo campo a essere scoperto, dal momento che in precedenza le truppe sovietiche erano entrate a Chełmno e Bełżec, che erano però campi di sterminio. Il campo di Auschwitz invece è un campo di concentramento, qui vennero individuati i forni crematori e le camere a gas, che i tedeschi non ebbero il tempo di distruggere, si videro per la prima volta le persone che nei lager erano rinchiuse. Si calcola che nel campo di concentramento di Auschwitz morirono 1,1 milioni di persone, di queste 960mila erano di religione ebraica.

Quando l’Armata Rossa entrò ad Auschwitz i tedeschi erano andati via da circa 10 giorni, portando con loro tutti i prigionieri sani nella marcia della morte. I cancelli di Auschwitz mostrarono al mondo gli strumenti di tortura dei nazisti e soprattutto i testimoni di questo atroce sterminio di massa.