Gli occhiali d’oro
- Autore: Giorgio Bassani
- Categoria: Narrativa Italiana
“Gli occhiali d’oro” di Giorgio Bassani è un romanzo breve di uno dei migliori scrittori del secondo Novecento.
Athos Fadigati è un medico appartenente all’agiata borghesia ferrarese che vede rovinosamente diminuire il suo prestigio agli occhi della sua clientela quando cominciano a diffondersi le voci di una sua presunta omosessualità.
Romanzo breve o racconto lungo, Bassani scrive di emarginazione sessuale e razziale: l’omosessuale e l’io narrante ebreo.
Leggiamo a questo proposito un frammento, quando il protagonista e il dottore, incontratisi di notte, danno l’avvio a una conversazione tutta giocata sull’allusione e il non detto:
"Stavamo ormai avvicinandoci a casa mia. Se ci precedeva, la cagna si fermava a ogni incrocio come timorosa di perderci un’altra volta.“La guardi”, diceva intanto Fadigati, indicandomela. “Forse bisognerebbe essere così, sapere accettare la propria natura. Ma d’altra parte come si fa? È possibile pagare un prezzo simile? Nell’uomo c’è molto della bestia, eppure può, l’uomo, arrendersi? Ammettere di essere una bestia, e soltanto una bestia?".
leggi anche
“Gli occhiali d’oro” di Giorgio Bassani: un libro da leggere nella Giornata contro l’omofobia
Entrambi i personaggi sono accusati di colpevolezza da un mondo borghese e perbenista che lo scrittore rende con estrema precisione grazie al ricorso, sul piano formale, al discorso indiretto. Il dottor Athos Fadigati non riesce a mantenere sempre nascosta la sua diversità, anzi:
"Era strano a vedersi, e anche penoso: più Nino e Deliliers moltiplicavano le sgarberie nei suoi confronti, e più lui si agitava nel vano tentativo di riuscire simpatico. Per una parola buona, uno sguardo di consenso, un sorriso divertito che gli fossero venuti dai due, avrebbe fatto davvero qualsiasi cosa".
E invece i sentimenti dell’io narrante ebreo sono:
"io sentivo nascere dentro me stesso con indicibile ripugnanza l’antico, atavico odio dell’ebreo nei confronti di tutto ciò che fosse cristiano, cattolico, insomma goi. Goi, goìm: che vergogna, che umiliazione, che ribrezzo, a esprimermi così! Eppure ci riuscivo già – mi dicevo –: diventato simile a un qualsiasi ebreo dell’Europa orientale che non fosse mai vissuto fuori dal proprio ghetto. Pensavo anche al nostro, di ghetto, a via Mazzini, a via Vignatagliata, al vicolo – mozzo Torcicoda".
Non diremo come finisce la storia dell’omosessuale e dell’ebreo, ma mai Bassani è stato così cupo pur scrivendo un italiano di grandissima raffinatezza stilistica.
Gli occhiali d'oro
Amazon.it: 9,02 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Gli occhiali d’oro
Lascia il tuo commento
E’ un racconto struggente. Ancora oggi attuale per la tematica affrontata: l’omosessualità. Nel racconto il personaggio della signora Lavezzoli, la "moglie dell’avvocato" è ottusamente malvagio, vicino a certi “borghesucci benpensanti” di ogni tempo che si scandalizzano per ciò che è diverso da sé e non perde occasione per offendere il protagonista, l’otorinolaringoiarta Fatigati. Altro personaggio negativo è il giovane Deliliers, aspirante pugile che lo definisce : ”vecchio finocchio”, diventandone poi il compagno per un’estate con il solo scopo di derubarlo.
Ho amato subito il protagonista, il dott. Athos Faitgat, uomo colto, generoso, dai modi gentili, con i suoi occhiali d’oro, suo segno distintivo, che viene distrutto nel momento in cui il suo privato viene fuori e costretto ad una scelta tragica.
Mi pare significativo che l’autore affidi ad un giovane studente ebreo il compito di voce narrante oltre e di amico di Fatigati.
Consiglio di proporre il testo a studenti di un quinto anno delle scuole superiori, sia perché il quadro storico di riferimento aiuta a comprendere gli eventi del Novecento in Italia ( dall’ avvento Fasci di Combattimento fino agli anni 1935/36 inizio delle persecuzioni razziali ) ma anche perché il testo può essere utilizzato per strutturare un percorso interdisciplinare su Cittadinanza e Costituzione (art. 3 della costituzione e 17 maggio giornata mondiale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia).
.
Ha ragione Nadia, Gli occhiali d’oro di Giorgio Bassani è un romanzo che dovrebbe essere letto nell’ultimo anno del liceo e delle superiori e anche prima. In realtà l’omosessualità del Dottor Fatigati è solo una parte di questo libro immenso. Ma mi rendo conto che nel nostro paese ci sono ancora sacche di omofobia e la lettura de Gli occhiali d’oro ha una dolorosa attualità. Nondimeno penso che leggere tout court o leggere tutto Bassani è ancora più efficace contro ogni tipo di pregiudizio, non solo sull’orientamento sessuale.
Grazie dell’attenzione. Le auguro un agosto di belle letture.
Saluti cordiali.
Vincenzo Mazzaccaro.