Elizabeth Jane Howard. Un’innocenza pericolosa
- Autore: Artemis Cooper
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Fazi
- Anno di pubblicazione: 2017
Fazi nella collana Le vite presenta “Elizabeth Jane Howard. Un’innocenza pericolosa” (2017, titolo originale Elizabeth Jane Howard. A Dangerous Innocence, traduzione di Franca Di Muzio e Nazzareno Mataldi) di Artemis Cooper, biografia di Elizabeth Jane Howard (Londra, 26 marzo 1923 - Bungay, 2 gennaio 2014), una delle scrittrici più importanti del Novecento inglese, figlia di un ricco mercante di legname e di una ballerina del balletto russo, autrice di quindici romanzi, già modella e attrice, matrigna dello scrittore Martin Amis.
Nel volume dedicato “A mia madre, con amore”, l’autrice offre al lettore un “lungo sguardo” (parafrasando il titolo di un romanzo di Howard) sulla vita di una donna tanto bella e affascinante quanto complicata e inquieta. Mediante cinque lunghe interviste a Elizabeth Jane Howard nella sua casa di Bungay, nel Suffolk nel corso del 2013, due interviste con il fratello Colin, le osservazioni del figliastro Martin Amis e grazie a svariate corrispondenze epistolari, Cooper ricostruisce il mondo di una scrittrice dal grande talento.
La narrazione ha inizio dai passi di danza di Katharine (Kit) Somervell, giovane ballerina inglese, la quale aveva preso il traghetto e poi il treno per Parigi per
“imbarcarsi nella più grande avventura della sua vita”
qualche giorno prima del Natale del 1919. Proveniente dal nord-ovest dell’Inghilterra, secondogenita del compositore Arthur e di Edith Somervell, Kit non possedeva un carattere dolce né una bellezza classica. Se suo padre l’aveva sempre incoraggiata a danzare, sua madre invece era certa che questa ostinazione poteva compromettere le prospettive matrimoniali della figlia. Nel 1919 ogni ragazza diventata maggiorenne subito dopo la Grande Guerra
“sapeva che rimediare un marito non sarebbe stato facile”.
Troppi soldati e ufficiali inglesi uccisi al Fronte, le donne nubili della buona borghesia erano in soprannumero rispetto agli uomini ma nonostante ciò Kit aveva catturato l’attenzione del maggiore David Liddon Howard, secondogenito di un ricco mercante di legname, tornato dalla Prima Guerra Mondiale insignito della Military Cross. Kit e David si sposarono il 12 maggio 1921 e andarono a vivere a Bedford Gardens, nel quartiere londinese di Kensington, dove abitavano anche i genitori della novella sposa. Nel romanzo “Gli anni della leggerezza”, primo dei cinque volumi di successo della Saga dei Cazalet, Howard descrisse la parabola della vita coniugale di sua madre attraverso il personaggio di Viola Cazalet, la quale sposandosi aveva rinunciato alla carriera di ballerina. Il 26 marzo 1923 nasceva Elizabeth Jane e il 12 agosto 1925, quando la primogenita di Kit e David aveva due anni e mezzo nacque suo fratello Robin, mentre Colin sarebbe nato quando Elizabeth avrebbe compiuto 11 anni.
Un’esistenza tormentata quella di Elizabeth Jane Howard oggetto da ragazzina delle attenzioni morbose di suo padre e della disattenzione di una madre depressa e anaffettiva. Ed è per questo che l’autrice nel testo sottolinea che Howard sarebbe diventata una donna bella e brillante, che si sposò, ebbe una figlia, scrisse libri e “si fece largo nel mondo”. Ma
“sotto l’aspetto emotivo rimase per tanti versi immatura e insicura, vedendosi sempre come una vittima, perché sua madre non l’aveva amata e apprezzata”.
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