I librai romani contro Più Libri Più Liberi. Ecco cosa succede

Torna a Roma Più Libri Più Liberi 2021, la Fiera Nazionale della piccola e media editoria, che compie venti anni e che al momento è al centro di una bufera mediatica. La fiera del libro di Roma allestita alla Nuvola di Fuksas all’Eur infatti si svolge sempre a dicembre, stavolta da sabato 4 a mercoledì 8. Quest’anno i librai romani non parteciperanno a Più Libri Più Liberi, nonostante l’evento torni finalmente in presenza, dopo i mesi più cupi della pandemia da Covid-19. Perché? Scopriamo insieme cosa succede.

Nei mesi scorsi sono stati tanti gli appelli lanciati dai librai della capitale, che sostengono che la fiera li danneggi. Nello specifico si riferiscono al fatto che la fiera, tenendosi nel mese di dicembre, indebolisce la già precaria situazione economica delle librerie. Con un comunicato ufficiale i librai romani boicottano Più Libri Più Liberi.

I librai romani contro PLPL2021: il comunicato stampa dell’Associazione Librai Italiani

Così, ufficialmente, è stato rilasciato un comunicato dell’ALI (Associazione Librai Italiani) con l’annuncio dei librai romani che non prenderanno parte alla prossima edizione di Più Libri Più Liberi. Una decisione ferma e determinata, un vero e proprio boicottaggio. Nel comunicato i librai fanno riferimento al fatto che Roma è la sola città in Italia e probabilmente in Europa a organizzare una fiera-mercato a ridosso del periodo dell’anno in cui le librerie registrano un maggior fatturato: spesso molte fanno affidamento proprio sugli incassi del mese di dicembre per far quadrare i conti dell’intero anno. Basti pensare che il periodo natalizio corrisponde spesso a circa il 30% del fatturato annuo della maggior parte delle librerie.

La fiera di Roma mina la stabilità economica delle librerie su territorio nazionale e i librai romani non ci stanno e la loro richiesta continua a essere quella di cambiare le date di questa fiera così importante per il mondo dei libri e per la capitale. Ci si interroga inoltre su quali siano, al di là dei discorsi teorici sull’importanza delle librerie sul territorio, gli atti pratici per sostenerle realmente.
Che ne pensate? Vi aspettiamo nei commenti come sempre.

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