Il 10 maggio avrebbe dovuto essere il compleanno di Rosanna Benzi nata nel 1948 a Morbello, un piccolo paese dell’alessandrino che chi scrive conosce assai bene perché così vicino al proprio luogo di lavoro tanto che alcuni bambini della scuola lì risiedono. Rosanna non è stata, nei decenni passati, una sconosciuta qualunque: la sua storia ha interessato e commosso l’Italia e il mondo intero.
Chi era Rosanna Benzi - Dal racconto di chi l’ha conosciuta si sa che era una ragazzina dal carattere forte e volitivo che tanto l’ha aiutata nella sua vita difficile. All’età di soli quattordici anni, nel 1962, Rosanna è stata colpita da poliomielite in una delle sue forme più gravi, la bulbo-spinale, che l’ha resa completamente paralizzata creandole anche una grave insufficienza respiratoria che l’ha costretta a trascorrere il resto della sua vita in un polmone d’acciaio, all’ospedale San Martino di Genova. Chiunque, in quelle condizioni, avrebbe perso la voglia di vivere. Non è facile trascorrere giornate, anni, decenni chiusa “in una gabbia d’acciaio” che permette di restare in vita ma altrettanto limita l’esistenza stessa. Ma anche Rosanna era “d’acciaio”: la sua forza, la sua volontà hanno superato le barriere di quella macchina e lei è sempre stata in comunicazione col mondo, affettivamente, mentalmente e socialmente attiva nonostante “la prigione” in cui ha vissuto.
Rosanna Benzi è diventata un personaggio pubblico già nel 1963 quando Papa Giovanni XXIII, venuto a conoscenza della sua condizione, le ha inviato una lettera per “ringraziarla per la sua voglia di vivere”. Da questo momento Rosanna ha cominciato a maturare la propensione all’impegno sociale. Lei, dentro al polmone d’acciaio, quella macchina rumorosa che la teneva in vita, lei donna che si sentiva libera pur dipendendo da tutti, perfino dalla corrente elettrica, ha condotto un’esistenza straordinaria divenendo una delle voci più autorevoli nella lotta a sostegno dei disabili come lei che non si vergognava a definirsi handicappata, che non considerava quel termine sminuente, che portava avanti una battaglia per i diritti di chi soffre.
Nel 1976 Rosanna Benzi ha fondato e diretto la rivista "Gli Altri" dalle cui pagine ha lanciato alcune importanti campagne di sensibilizzazione nei confronti dei temi dell’handicap e dell’emarginazione sociale tra cui l’abbattimento delle “barriere architettoniche” e quello dell’IVA sulle sedie a rotelle e sui presidi ortopedici. Rosanna ha trascorso ben ventinove anni in quella macchina e poi ci ha lasciato, ma solo fisicamente perché il suo ricordo e i suoi scritti sono la testimonianza tangibile delle tristezze ma anche delle meraviglie della vita.
I libri di Rosanna Benzi - Il suo ottimismo, il suo desiderio di essere come gli altri, di essere donna e innamorata traspaiono nei suoi scritti: il primo è “Il vizio di vivere” (Rusconi), un lungo monologo, l’autobiografia di Rosanna Benzi. Si tratta del racconto, ricostruito dal giornalista Saverio Paffumi che ha riordinato il materiale registrato dalla viva voce di Rosanna, dei decenni da lei trascorsi in un polmone d’acciaio. “Anni” – ha scritto la Benzi – “che valeva la pena di vivere e che non sostituirei con altri”. Per invitare alla lettura, non resta che ricordare le bellissime parole con le quali Primo Levi ha avuto una volta occasione di rivolgersi alla Benzi.
“Cara Rosanna, il tuo libro non solo è molto bello, ma possiede una qualità unica, che non ricordo di avere mai trovato altrove: descrive una condizione umana estrema, eppure non rattrista, anzi fortifica. Questo è un riflesso della tua forza che per mille vie impercettibili si comunica al lettore. Penso che dovrebbe essere letto da molti, in specie da quei giovani a cui il destino non ha negato nulla, e che tuttavia si rifugiano nell’inerzia e nel lamento esistenziale: insomma, è un libro terapeutico, ma privo di pesantezza dottrinale, anzi, agile svelto e (incredibilmente) allegro …”.
Il libro ha ottenuto un notevole successo editoriale e il regista Dino Risi ha diretto poi un film tratto da esso e interpretato dall’attrice Carol Alt.
Altro libro di questa donna coraggiosa è “Girotondo in una stanza” (Rusconi), formato dalle numerosissime lettere e poesie che sono giunte a Rosanna da parte di persone molto diverse tra loro. Queste lettere trattano vari argomenti quali handicap, amore, natura, bambini, solitudine ecc., ma tutte insieme costituiscono un armonioso coro di diversità, un coro di gente che, come diceva Rosanna stessa, rappresenta forse la voce più vicina a Dio.
Questi libri sono un concentrato di umanità e da essi emerge una voglia di vivere e di amare che ci fa ancor più apprezzare Rosanna Benzi.
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: I libri-testimonianza di Rosanna Benzi, una donna speciale
Grazie per questo ricordo. Sono il presidente dell’Associazione Gli Altri-Rosanna Benzi.
Siamo presenti anche su Fb e continuiamo ad avere il vizio di ricordare Rosanna e la sua straordinaria lezione di vita attraverso innumerevoli incontri con studenti delle scuole superiori ai quali presentiamo un dvd con interviste a Rosanna e i suoi libri. Abbiamo anche pubblicato il nuovo libro "Il Mondo di Rosanna Benzi" che raccoglie i due libri il vizio di vivere e girotondo in una stanza oltre che interventi di persone che hanno avuto la fortuna di conoscerla. Cordiali saluti. Luciano Seddaiu Presidente Associazione Gli Altri. Genova.
E’ stato un onore scrivere l’articolo. Grazie a Lei e un pensiero speciale a Rosanna
se ho pianto nel leggere la sinossi, chissà cosa succede se prendo il libro in mano, lo respiro, lo apro... lo leggo. Grazie all’esistenza di persone come Rosanna, e a quella di persone come Saverio che hanno il desiderio di ascoltarle e aiutarle e essere nel mondo.