Il tribunale delle parole
- Autore: Mario Riccardo Oliviero
- Genere: Libri da ridere
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2018
Ci sono libri come “Il tribunale delle parole” di Mario Riccardo Oliviero che si individuano in libreria anche solo per l’attraente copertina. E si lasciano leggere dopo aver sbirciato la quarta oppure dopo aver sfogliato anche solo qualche pagina. D’altronde come diceva Oscar Wilde:
“Solo gli stupidi non giudicano dalle apparenze”.
E fortunatamente il disegno del classico martelletto di legno dei tribunali che pende come una spada di Damocle sopra un libro tricolore non tradisce le aspettative. Con una grafica molto simile ad una vignetta umoristica, fa capire immediatamente al lettore che anche un argomento culturalmente interessante può essere trattato in modo leggero, divertente e accattivante. Ed effettivamente il libro centra in pieno l’obiettivo. In un’unità narrativa unica si alternano sette episodi quante sono le cause affrontate dallo speciale Tribunale delle parole per rendere giustizia alle parole ingiustamente vittime di incomprensibili errori da parte dei cittadini.
Il libro però non si concentra solo sugli errori e sull’etimologia delle parole. Accanto all’argomento principale, oggetto di ogni singolo dibattimento, si dipanano tanti temi secondari, molto istruttivi, con chiari riferimenti alla realtà.
Sicuramente è un libro per molti ma non per tutti perché per comprendere appieno alcuni passaggi ci vuole comunque una cultura generale di base e una buona conoscenza della lingua italiana. È soprattutto nelle arringhe finali però che il registro si innalza fino a cogliere quelle sottili differenze semantiche capaci di sorprendere e meravigliare il lettore arrivando a discorrere di ameni argomenti squisitamente intellettuali. Un libro piacevole che attraverso una formula molto originale riesce a raccontare in modo romanzato degli errori e delle sorprendenti potenzialità dell’etimologia delle parole. Consigliato a chi è alla ricerca di qualcosa di nuovo e vuole immergersi in una spassosa lettura per divertirsi, stupirsi e trarne anche qualche buon insegnamento. Magico il tocco d’autore pensato per il finale. “Il tribunale delle parole” si conclude, infatti, con una delle più emozionanti citazioni dell’inizio de “La luna e i falò” di Cesare Pavese.
Il tribunale delle parole
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"Il Tribunale della Parola" è una pubblicazione di scorrevole lettura, umoristica e, nel contempo, svolge un serio compito di sintesi della evoluzione delle parole e della etimologia a 360 gradi.
Una pubblicazione, anche intrigante, che contiene alcuni passi e frasi meritevoli di annotazione.
Complimenti