Uscirà il 25 febbraio “Stella babbo e papà” (Gallucci 2016, titolo originale Stella brings the Family, traduzione di Elena Battista pp. 38, 15 euro) di Miriam B. Fisher, illustrazioni di Holly Clifton-Brown, una favola lieve e sincera che spiega con tenerezza e chiarezza a tutti i bambini il tema di grande attualità delle famiglie omogenitoriali.
Stella, una bambina dai capelli biondi e ricci, veniva accompagnata a scuola dai suoi papà i quali la salutavano con un bacio. Quel giorno la maestra aveva una sorpresa per tutti i suoi alunni:
“Celebreremo la festa della mamma e ciascuno di voi potrà portare un ospite speciale”.
I suoi compagni Leo, Jonathan e Carmen avrebbero invitato le loro mamme ma solo Stella si sentiva triste perché lei aveva due papà. La bambina sarebbe stata l’unica senza una mamma da portare. “Elio ne aveva addirittura due!”. Quel pomeriggio a scuola Stella pensierosa fissava il suo lavoretto di creta. La bambina era distratta e tutti i suoi pensieri erano indirizzati al suo problema, mentre le era passato anche l’appetito. Il suo compagno Jonathan, che si era accorto dello strano comportamento della sua amica, le aveva chiesto la ragione.
“Non ho una mamma da portare alla festa”
era stata la risposta della piccola. Gli altri alunni incuriositi le avevano domandato chi le preparasse il cestino per il pranzo, chi le desse un bacio per confortarla quando si faceva male e chi le leggesse la favola della buona notte. La risposta era stata data in tutta tranquillità dalla bambina “Papà e babbo”. Il suo rammarico era esclusivamente questo: “Non ho una mamma da portare alla festa”. Nella vita di Stella erano presenti anche la nonna, la zia Gloria e lo zio Bruno e la cugina Lucia. A risolvere il problema avrebbe pensato il simpatico Jonathan con una semplice soluzione.
È cronaca politica italiana di questi giorni la discussione al Senato della Repubblica Italiana del disegno di legge sulle unioni civili presentato dalla relatrice PD Monica Cirinnà. Anche nel nostro Paese, accanto alla famiglia tradizionale, sono presenti nuclei familiari composti di un solo genitore, famiglie allargate e figli (sono circa centomila), cresciuti da genitori omosessuali. Tutti attendono un riconoscimento da parte dell’ordinamento giuridico che ne stabilisca diritti e doveri.
La favola affronta con garbo una materia delicata che può aiutare i genitori a rispondere alle domande dei loro bambini. L’autrice statunitense qui al suo esordio nel mondo della letteratura dedicata ai più piccoli, attraverso la storia di Stella, riesce con chiarezza a giungere al cuore della questione senza creare problemi: l’amore donato alla bambina è uguale a quello che ogni genitore riserva al proprio figlio a prescindere dal proprio partner.
“Stella pensa che la festa sia riuscita proprio bene, anzi benissimo”.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: In anteprima “Stella, babbo e papà”, una favola “Arcobaleno”
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