Io e lei. Confessioni della sclerosi multipla
- Autore: Fiamma Satta
- Genere: Autostima, motivazione e pensiero positivo
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2017
Fiamma Satta è l’autrice di “Io e lei. Confessioni della sclerosi multipla”, questo libro intenso dove in copertina si ritrae un significativo quadro di Edward Hopper del 1938, rivelativo dell’argomento trattato: ritrae due donne molto simili nel vestiario, una di fronte all’altra; di una si scorge il viso che osserva il lettore, non avviene lo stesso per la sua interlocutrice.
Con un termine forse un po’ abusato si potrebbe definire quest’opera un’autofiction, caratterizzata da un’originale costruzione narrativa.
“Ho sempre saputo che prima o poi mi avrebbero stanata. Ma non così. Non meritavo un pediatra, accidenti. Avrei voluto almeno un neurologo ma non uno qualsiasi che perde tempo con vertigini,crampi muscolari o altre carabattole. Avrei voluto uno di quelli che passano la vita a pensare a me, a studiarmi, a rintracciarmi ovunque. Uno che faccia di me la sua fissazione. Che mi ha messa su un piedistallo. Uno che le altre nemmeno le guarda. Questo avrei meritato. Invece con lei, la Miagentileospite è andata così. Un pediatra, ora sforzatemi di capirmi per favore. Io non sono una qualsiasi, una che si accontenta. Io ho la piena consapevolezza della mia specificità, del mio potere e del mio valore. Provateci voi a terrorizzare qualcuno soltanto al suono del vostro nome. Provateci, non ci riuscirete mai, io si, sempre. Basta solo sentire quel gorgoglio di consonanti scivolose: ‘Sclerosimultipla’”.
Questo è l’inizio del libro di Fiamma Satta, raffinata scrittrice e giornalista straordinaria, un’opera sorprendente perché fa parlare in prima persona proprio la malattia.
“Io e lei. Confessioni della sclerosi multipla” nasce dal desiderio dell’autrice di trasferire al lettore il bagaglio di conoscenze acquisite in materia. La malattia è considerata però da un particolare punto di vista: non i farmaci, non i medici né i riflessi psicologici.
Il libro non è l’ennesimo diario di un percorso di malattia ma narra di un’esperienza personale dove la scelta originale di far parlare la stessa malattia offre al lettore un cambio di punto di vista, una sensazione diversa. È uno sguardo esterno alla propria persona quando tutti invece parlano di sé stessi. È il guardarsi da un punto di vista esterno ma, allo stesso tempo interno, che ha permesso a Fiamma Satta di conoscersi meglio, in un estraniarsi dalla malattia.
È però anche un percorso di consapevolezza dei propri limiti, delle proprie ombre, delle proprie fragilità, ma anche della propria forza. Quello che colpisce in “Io e lei. Confessioni della sclerosi multipla” è l’esperienza di vita narrata dalla “Miagentilespite”, un osceno procedere per immagini di violenza e di sopraffazione che l’io narrante mette in sequela.
Progressivamente l’Io narrante sembra svelare quel che è indicibile, e cosa è più indicibile del male assoluto che si autoalimenta godendo del proprio potere, del suo accumularsi e del poter annientare la vittima predestinata? Un linguaggio che gode del male, trattando il lettore quasi come un mentecatto che arriverà a comprendere pochissimo di quanto narrato dall’io narrante, un modo di esprimersi sconvolgente e sorprendente. Il livello dell’ipocrisia è superato toccando un terreno assolutamente misterioso, che il lettore può esperire perlustrando zone di cui non si ha conoscenza. Il rapporto con il lettore è diretto, e la dedica del libro è “a te” ovvero al lettore, del quale si chiamano in causa zone di cui spesso si ha vergogna.
Vi è però anche un terzo protagonista, poiché “Io e lei. Confessioni della sclerosi multipla” è una specie di storia d’amore raccontata sempre dalla voce narrante della malattia ma non a lieto fine, come spesso avviene nella realtà. Questo altro personaggio con l’occhio azzurro grigio, è un elemento con cui il lettore può trovarsi più a suo agio; è un personaggio che, a suo modo, assiste dall’esterno. L’io narrante procede in modo dettagliato e inesorabile nel descrivere le tappe di questo impossessarsi progressivo di ogni spazio corporeo. Nel libro, sia il titolo che il linguaggio sono forti, aggressivi e volgari poiché esprimono la violenza della malattia. Appare stridente il contrasto con il linguaggio radiofonico, garbato e mai volgare, precedentemente usato da Fiamma Satta ma qui non è lei che parla ma il suo Io narrante.
Io e lei. Confessioni della sclerosi multipla
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