Kyzmiaz di Mimì Colucci

Il protagonista di Kyzmiaz, che si intuisce giunto all’età in cui si fanno bilanci della propria vita, si trova lontano dalla famiglia e, oltre a bere drogarsi e ascoltare il suo rock preferito, si pone domande importanti e comuni sul senso della vita, su quello che sarebbe potuto capitargli e su come sarebbero andate le cose se avesse compiuto scelte diverse.
Domande a cui alla fine non risponde se non con la scelta meno utilitaristica possibile, quella di scrivere questo libro. L’autrice, Mimì Colucci, non lo dice, ma lo fa intendere, che questa premessa è quella che ha creato generazioni di libri “inutili” i cui autori meriterebbero punizioni pubbliche.
Ma non è questo il caso. Il risultato, comunque, per il lettore è sorprendente perché non ci sono rimpianti, malinconia e nemmeno si vira sul genere romanzo di formazione, se qualcuno lo proponesse in questo senso rischierebbe davvero con la giustizia credo...

Mimì Colucci in questa sorta di autobiografia, edita da Passerino editore nel dicembre 2023, sceglie di raccontare la parte più avventurosa e folle della sua adolescenza trascorsa tra droghe alcool e follia, anche per la coabitazione, in questo microcosmo che è Kyzmiaz, con gli ospiti del manicomio appena liberati dalla legge Basaglia.
La narrazione procede con ritratti “pazzeschi”, è l’aggettivo giusto, a partire da Enry, picchiatello di cui non saprei descrivere la patologia, che trascrive su un taccuino le targhe delle automobili Ford in coda al semaforo per poi rileggerle al contrario e spostarsi nel tempo e nelle dimensioni e in percorsi storici alternativi. Ciò gli permette di viaggiare attraverso le epoche e incontrare personaggi storici in una simultaneità spiazzante che, insieme ad altri elementi, rafforza l’idea di stare in una narrazione volutamente psichedelica.
Uno degli elementi che tiene insieme molti di questi personaggi sta nel fatto che Mimì Colucci ha scritto moltissime storie per fumetti su testate storiche degli anni Ottanta, come Frigidaire, e moltissime situazioni e personaggi di Kyzmiaz si ritrovano nei fumetti di Massimo Giacon e Mimì Colucci, coppia abbastanza nota all’epoca.

Avete riposto le vostre sconsiderate follie giovanili e i vostri riti di passaggio in un angolo ben buio della memoria? Bene, qui c’è un autore che tira fuori tutto con una scrittura accelerata e vertiginosa che è un vero spasso raccontando una storia che può essere letta come un’autobiografia o come un romanzo Pulp.