L’Atlante immaginario. Quando le mappe raccontavano sogni, miti e invenzioni
- Autore: Edward Brooke – Hitching
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2018
"Così i geografi sulle cartine africane con disegni di selvaggi colmano le lacune e in mancanza di contrade urbane mettono elefanti sulle inabitabili dune." J. Swift
Edward Brooke – Hitching è figlio di un antiquario inglese e vive a Londra. Inguaribile appassionato di libri e mappe si è sempre occupato di cartine geografiche fin da ragazzo. Scrive per programmi della BBC e per la Royal Geographical Society. Una lettura che apre gli occhi e che diverte è L’Atlante immaginario. Quando le mappe raccontavano sogni, miti e invenzioni (Mondadori, 2018 traduzione D. Comerlati) con le sue mappe spettacolari di isole inesistenti, montagne inventate, cartine antiche di civiltà mitiche, di sorprendenti luoghi e persone mai esistite. Davvero singolare, fantastico, bello.
Questo è un atlante del mondo: non come è mai esistito, ma come si pensasse che fosse. I paesi, le isole, le città, le montagne, i fiumi, i continenti e le razze raccolti in questo libro sono tutti fittizi, ma ognuno di essi è stato per un certo periodo, a volte per secoli, reale.
Le convinzioni errate dei cartografi raccolte e studiate dal nostro autore descrivono una California come un’isola e gli abitanti della Patagonia come esseri giganti. Nel golfo del Messico l’esistenza in una mappa del 1539, di un’isola di ottanta chilometri quadrati, la Bermeja, una terra bionda tendente al rosso. Basta aprire questo bellissimo atlante, lasciarlo aperto a qualsiasi pagina a caso, e mitologia, esplorazioni, mappe di vulcani, fantastiche creature quali Sea Pig e Hippocentau, continenti e territori lontani, tutti insieme sorprendono i nostri occhi e affascinano la nostra mente.
Luoghi inesistenti che durarono negli scritti e nelle ricerche oceanografiche dei secoli addietro, come ad esempio gli Sciapodi narrati da Plinio che vivevano nella terra di Taprobana e che si riparavano dal sole con il loro unico e gigantesco piede.
Dagli Oceani all’Artico molti di questi luoghi fantasmi sono stati dichiarati nulli dalle tecnologie recenti ma rimane, nelle letture di questi luoghi e di queste storie fantastiche, la meraviglia e lo stupore che suscitano e la certezza che nel mondo che ci circonda ci sia sempre qualcosa da scoprire.
L'atlante immaginario. Quando le mappe raccontavano sogni, miti e invenzioni
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