C’era una volta nel cuore di Roma una libreria dedicata ai piccoli lettori, che si trovava in Via dell’Oca a lato di Piazza del Popolo. Lì negli anni Settanta venne acquistato un volume che viene ora rieditato per celebrare i cent’anni dalla nascita di Italo Calvino (Santiago de Las Vegas de La Habana, 15 ottobre 1923 – Siena, 19 settembre 1985).
L’autore, intellettuale di grande impegno politico, civile e culturale, uno dei narratori italiani più importanti del secondo Novecento, nel 1956 per Einaudi pubblicò, nella Collana “I millenni”, “Fiabe italiane”, una raccolta di duecento fiabe delle varie tradizioni orali di altrettanti luoghi e regioni d’Italia. Da quell’opera monumentale trasse “L’Uccel Belverde e altre fiabe italiane” (Mondadori, Collana Oscar Junior 2023, da 6 a 9 anni, Illustrato da Emanuele Luzzati, pp. 272, 11,00 euro), dedicandola ai lettori più piccoli. Un grande classico riccamente illustrato a colori che ora viene ristampato per la gioia dei lettori di qualsiasi età. Ed è bello da adulto riscoprire un volume che ci ha divertito da piccini.
“Monta sul tetto, facci un balletto, balla il trescone, non butti giù né casa, né casone”.
Chi è appassionato della prosa di Calvino, autore tra i tanti scritti anche della trilogia fantastica de “I nostri antenati”: “Il Visconte Dimezzato”, “ll Barone Rampante”, “Il Cavaliere inesistente”, sa che l’autore, scomparso troppo presto, possedeva uno stile di scrittura unico, che rende i suoi libri contemporanei. Il mondo di Calvino è come sospeso fra il reale e l’immaginario, e ciò si evince soprattutto nelle favole qui raccolte. Fiabe “da far paura (appena appena, non tanto)”, “in cui vince il più furbo”, “un po’ da piangere”, ma anche “tutte da ridere”.
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I personaggi apparivano diversi e originali, nonché ironici, rispetto a quelli delle favole classiche. Le coloratissime illustrazioni di Emanuele Luzzati completavano il quadro di queste fiabe-filastrocche, racconti buffi.
Ci sono il gallo cristallo, la gallina cristallina, l’oca contessa, l’anatra badessa, l’uccellino cardellino, i quali tutti insieme vanno alle nozze di Pollicino, ci sono un branco di ochine che andavano in Maremma a fare le uova, ma a mezza strada una di loro “si fermò…”. Non manca a questa giostra di personaggi Pierino Pierone, che ha a che fare con la Strega Bistrega la cui figlia si chiama Margherita Margheritone.
Favoloso Calvino: la mostra a Roma
Questo “scoiattolo della penna”, come Cesare Pavese definì il suo amico Italo, è anche protagonista di una raffinata esposizione, che si è appena aperta a Roma presso le Scuderie del Quirinale dal significativo titolo:
“Favoloso Calvino. Il mondo come opera d’arte. Carpaccio, de Chirico, Gnoli, Melotti e gli altri”. (13.10.2023 – 04.02.2024).
La mostra è pensata come un viaggio attraverso la vita, le scelte, l’impegno politico e civile, i luoghi e, soprattutto, la produzione letteraria e il metodo di lavoro di Italo Calvino.
Sono esposte più di duecento opere tra dipinti, sculture, disegni e illustrazioni di decine di artisti dal Rinascimento a oggi, codici miniati medievali, arazzi, fotografie e ritratti d’autore e molte prime edizioni dei libri di Italo Calvino. Le sale delle Scuderie del Quirinale ospitano tutti i temi calviniani: dall’impronta cosmopolita all’apertura internazionale delle ricerche scientifiche, dall’attrazione per la modernità urbana contemporanea alle proiezioni cosmogoniche suggerite dall’astronomia, senza mai dimenticare gli orizzonti dell’immaginazione fiabesca. Immagini, opere e oggetti di varia natura dialogano costantemente in mostra con le parole dello scrittore.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: “L’Uccel Belverde e altre fiabe italiane” di Italo Calvino, da rileggere nel centenario della nascita
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