L’ultima sigaretta di Roberto Baldini

Stando al titolo, L’ultima sigaretta, questo racconto lungo di Roberto Baldini pubblicato da Delos Digital nella collana “Senza sfumature” (2022) riporterebbe alla mente situazioni del grande Italo Svevo, oppure, con più fantasia, a qualcosa avente a che fare col famoso Jigen amico di Lupin. Niente di tutto questo.

Si tratta invece di un racconto lungo di genere erotico, dove è descritto un viaggio al mare di tre protagonisti spregiudicati e del tutto al passo coi tempi. Il loro è un linguaggio che fa abuso di turpiloquio, non per scadere nel volgare ma per dare credibilità a questa storia urbana, che sfiora il pulp e tratti di cinismo all’hard boiled americano, con violenza e sesso, sebbene con protagonisti tutti italiani.

In luoghi che non vengono mai specificati, si muovono Tony, ragazzo che spinge sempre la sua esistenza al massimo, con la sua ragazza Claudia e la di lui sorellastra Marzia. Queste due donne, molto belle e dai fisici scultorei, sono decise a prendersi sempre quel che vogliono, anche se con modalità diverse.

Nel corso della storia si affacceranno poi altri personaggi. Che, è proprio il caso di dirlo, avranno la sfortuna di incontrare questo singolare trio sul loro cammino. E niente sarà come prima, per nessuno.

In un racconto tanto breve, si rischia sempre di dire troppo. Per cui mi limiterò a soffermarmi sullo stile ironico dell’autore, che già conoscevo e apprezzavo. Che qui, lasciando il brillante compito a Tony di narrare in prima persona, strizza l’occhio al lettore, chiamandolo in causa di continuo.
Interessante è l’approccio descrittivo alle scene di sesso. E, in quanto racconto erotico, sono numerose.

“Un istante. Un solo, piccolo istante, e la nostra vita cambia per sempre.
In pochi secondi ci spogliamo, quasi ci strappiamo i vestiti di dosso.
Siamo nudi su quel pavimento sporco e polveroso, quel pavimento che per noi è come un grande letto con morbide lenzuola di seta.”

Ci sono i capitoli brevi con le frasi cadenzate che contraddistinguono lo stile di Roberto Baldini. E soprattutto tanta sorpresa, perché a un certo punto il racconto vira e succede quel che non ci saremmo mai aspettati.

“Rientriamo nel capanno del peccato e ci sediamo di nuovo per terra. Questa volta, però, i pensieri erotici hanno lasciato il posto a una ben più pesante preoccupazione.”

Se siete puritani e cercate sempre una morale, forse non è il racconto adatto a voi. Se invece ammettete che talvolta ci si possa divertire senza porsi troppe domande, solo per il gusto di immergersi in una storia bizzarra e bene orchestrata, allora ecco che L’ultima sigaretta di Roberto Baldini diventa il passatempo perfetto.