A volte le storie escono dai libri e se ne vanno in giro per il mondo reale.
È successo in questi giorni a Trieste dove Giulio Coniglio, il celebre personaggio creato da Nicoletta Costa e amatissimo dai bambini, ha atteso con trepidazione di ricevere una lettera speciale. Quella spedita dai bambini di una scuola della Calabria al loro beniamino, ma rimasta prigioniera degli adempimenti burocratici.
Una storia d’altri tempi che, raccontata sui social, è diventata ben presto argomento per i quotidiani locali, fino a conquistare un servizio sull’edizione regionale del Telegiornale Rai del Friuli Venezia Giulia.
La vicenda si è conclusa con un lieto fine, come nei libri di Franco Cosimo Panini editore, grazie alla dedizione della scrittrice, alla collaborazione dei dipendenti delle Poste italiane e al tifo dei tanti lettori che hanno seguito gli sviluppi della speciale consegna sui social.
Vediamo più nel dettaglio cosa è accaduto.
Una lettera per Giulio Coniglio
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Il problema è la formula prescelta per la spedizione: una raccomandata. Sul plico che contiene preziosissimi disegni è stato segnato l’indirizzo corretto. Ma il destinatario è Giulio Coniglio in persona.
Il che pone un quesito di natura burocratica. In caso di raccomandata ci vuole una delega, ma Giulio pur essendo un personaggio noto, purtroppo non possiede un documento valido per la pratica. Così Nicoletta Costa per dimostrare l’effettiva titolarità al ritiro si presenta allo sportello con un pupazzo raffigurante il suo amico e i libri a lui dedicati. Il personale delle Poste si attiva per la necessaria eccezione alla regola. E la scrittrice racconta tutto sui social, perché Giulio a quella lettera non vuole proprio rinunciare. È troppo preziosa. Così alla fine le telecamere della Rai documentano la consegna: un felicissimo Giulio Coniglio, in pelliccia e ossa, può stringere la tanto desiderata lettera e ringraziare i suoi piccoli corrispondenti per i disegni contenuti nel plico.
Il messaggio della scrittrice Nicoletta Costa
Al di là del lieto fine, resta il messaggio trasmesso da Nicoletta Costa. O la morale, se preferite, trattandosi di racconti per i più piccoli. La spiega la stessa scrittrice in un post Facebook che racconta la magia dell’attesa e il piacere di scrivere e ricevere posta:
Quando ero giovane, mi piaceva moltissimo scrivere lettere, ne scrivevo tante, ai genitori, agli amici … Lettere disegnate, con le buste decorate con cura e attenzione. Aspettavo con ansia le risposte, che a volte arrivavano da molto lontano e venivano riposte con cura in una scatola. I bambini di oggi non sanno quasi cosa sia una lettera e non conoscono i francobolli, non hanno forse mai vissuto la magia di ricevere posta. Ora ho questa passione, scrivere ai bambini, ricevere le loro lettere e condividere la gioia di questa corrispondenza.
Francobolli colorati per Giulio Coniglio
Il primo libro di Giulio Coniglio pubblicato da Franco Cosimo Panini Editore si intitolava Una lettera per Giulio Coniglio e conteneva una busta e un foglio di carta, l’occorrente per scrivere al nuovo amico peloso.
Per ribadire il concetto Nicoletta Costa in questi giorni ha creato i francobolli dedicati al suo personaggio tutti da colorare.
Ho cassetti pieni di lettere che ogni tanto guardo. Sono una cosa magica che i bambini devono avere. E loro sono prontissimi a fare questo gioco. Bambini vi prego, scrivetemi ancora!
Per evitare disguidi la raccomandazione per tutti gli amici di Giulio è: “niente raccomandate”. È sufficiente spedire lettere tramite posta ordinaria con normale affrancatura. Intanto, chissà, l’ultima avventura di Giulio potrebbe diventare una storia coloratissima per il divertimento dei suoi lettori.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La lettera dei bambini a Giulio Coniglio: dai libri alla realtà
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