La locanda degli angeli (Edizioni San Paolo 2023, Collana “Mondo Bambino”, illustrazioni di Giovanni Manna, pp. 40, 17,00 euro) di Laura Manaresi è una favola ispirata a una storia vera per ricordare che il bene alberga nel cuore degli uomini.
È scritto nel Talmud di Babilonia:
“Chi salva una vita salva il mondo intero”.
Il termine “giusto” è stato applicato per la prima volta in Israele in riferimento a coloro che hanno salvato gli Ebrei durante la persecuzione nazista in Europa.
Durante la Seconda guerra mondiale sono state tante le persone, che nel Vecchio Continente si sono prodigate in silenzio per salvare la vita degli ebrei in fuga dall’oppressione nazista. Fulgidi esempi di coraggio e di ardimento, come il comportamento esemplare che ebbero gli abitanti di Bossolasco, un borgo piemontese nelle Langhe, quando nel 1944 si presero cura di 15 ebrei tra uomini, donne e bambini.
Può insegnare molto ai piccoli lettori ciò che accadde nel piccolo paese piemontese di Bossolasco, conosciuto come il paese delle rose, per via delle piante di rosa che si arrampicano sui muri delle strade del centro e a primavera si ricoprono di fiori.
“La locanda degli angeli”: una storia vera dedicata alla Giornata della Memoria
Link affiliato
Durante la Seconda guerra mondiale gli albergatori Demetrio e Rina per un lungo periodo accolsero nella loro locanda un gruppo di ebrei provenienti da altre regioni, e li protessero con l’aiuto del Podestà, del Segretario comunale e la collaborazione degli abitanti del paese. Oggi nella piazza di Bossolasco, proprio accanto alla locanda, la grande scultura dell’Angelo di Daniele Cazzato ricorda quell’atto di cura e protezione: sotto le sue ali ripara ogni viandante e fa rifiorire quell’abbraccio coraggioso, che ha saputo vincere l’orrore della guerra.
L’incontro con questa vicenda poco conosciuta ha trasmesso all’autrice e all’illustratore un grande senso di speranza e di fiducia nelle qualità che ogni essere umano può scoprire dentro di sé. Infatti, nel riconoscimento e nella cura dell’altro possiamo ritrovare noi stessi, e accorgerci di possedere un coraggio mai immaginato prima.
È nato così un racconto commovente fatto di immagini, parole ed emozioni. Non tanto una rievocazione storica, ma l’evocazione di un sentimento che può essere universale, e riguardare ciascuno di noi, in ogni tempo e in ogni paese, oltre ogni confine.
“Vi racconterò una storia, una storia di angeli e di rose, di guerra e di amicizia, dei miei giorni di bambina”.
Erano in quindici, tutti con le scarpe consumate, scappati dalle bombe che cadevano nelle città e non solo. Anche a Bossolasco c’era la guerra e ciò era testimoniato dal fatto che i soldati tedeschi non solo rubavano il cibo alla popolazione locale ma davano la caccia alla popolazione ebraica. Il padrone della locanda aveva ospitato un gruppo di 15 persone, nonostante dalla radio fosse uscita una voce.
“A tutta la popolazione. È proibito ospitare o aiutare persone ebree. Chi trasgredisce rischia la fucilazione”.
Leggendo i loro nomi nel suo registro, il padrone della locanda aveva capito che i suoi ospiti erano tutti ebrei, in un attimo aveva deciso di non avvisare i nazisti. Anzi, aveva rassicurato il gruppo con una semplice, ma efficace frase:
“Restate qui. Troveremo una soluzione”.
Ecco come una bambina, l’io narrante di questa fiaba, perfetta lettura per grandi e piccini per celebrare il Giorno della Memoria comprese che:
“Finché ci saranno persone coraggiose, noi non saremo soli. E chi verrà dopo di noi, e tutti coloro che sono fragili e perseguitati, se incontreranno persone coraggiose, non saranno soli. Avremo cura gli uni degli altri. E anch’io sarò coraggiosa”.
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: “La locanda degli angeli” di Laura Manaresi: una storia vera di coraggio e speranza
Naviga per parole chiave
Approfondimenti su libri... e non solo Libri per bambini News Libri Libri da leggere e regalare Giorno della Memoria: i libri da leggere sulla Shoah
Lascia il tuo commento