"La voce delle vittime innocenti è troppo forte. Allora ho ripercorso trent’anni di storia della mia famiglia e della ’ndrangheta moderna per scrivere di una guerra lunga tre generazioni, e mai finita".
Così scrive Giovanni Tizian, autore de "La nostra guerra non è mai finita" (Mondadori). Non facciamo paragoni banali, quella di Tizian è la storia di una tacita sofferenza che si è protratta sin oltre l’immaginabile.
Storia di una famiglia
Suo padre, Giuseppe, è stato ucciso da killer della ’ndrangheta: la mafia calabrese ha commesso troppi delitti nella vita di Tizian: gli ha rubato l’infanzia e vuole rubargli anche la vita, visto che lo ha minacciato di morte (Tizian vive sotto scorta). Indagini scomode ma necessarie quelle di Giovanni Tizian per esorcizzare il dolore, ma anche per dire no al clima di omertà che ha sempre vissuto, anche per combattere, come può, con la sola penna come arma, una realtà che dalla Calabria si è spinta fino al nord.
Il filo che lega la Calabria all’Emilia Romagna è impercettibile, ma c’è, è invisibile, ma si fa sentire con la sua incombente presenza. Giovanni Tizian scrive un libro che è una cronaca, un diario, un’inchiesta, che è anche una presa di posizione, un urlo disperato contro chi lo minaccia di sparargli in bocca. Disperato ma necessario, per comunicare e divulgare una realtà di cui si parla poco, per ovvi motivi, ma che pesa. Pesò sulle spalle del nonno, vittima di richieste esose di pizzo, a cui distrussero un mobilificio. Pesò sulla vita del padre, che fu tolta così, d’improvviso. Pesa sul figlio Giovanni, che però risponde con voce grossa (quella della carta stampata) e al silenzio dice basta.
Dalla Calabria all’Europa
La ’ndrangheta tesse i suoi fili dalla Calabria, terra d’origine, fino al Nord Italia e fino all’Europa: anche la mafia da locale diventa globale e la fitta rete di interessi si dipana lungo vie reali e impensate. Giovanni Tizian, con "La nostra guerra non è mai finita" ha il merito di raccontare la ’ndrangheta per quella che è, senza peli sulla lingua, senza veli omertosi. La realtà nuda e cruda. Spietata. Da cui emerge un interrogativo inquietante: l’Italia si sta arrendendo definitivamente al potere mafioso?
C’è chi continua a combattere una guerra che sembra destinata a non finire mai: a lui il potere di scriverla, a noi la forza di leggerla.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La ’ndrangheta in un libro: La nostra guerra non è mai finita, di Giovanni Tizian
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