La sarta di Mary Lincoln
- Autore: Jennifer Chiaverini
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Neri Pozza
- Anno di pubblicazione: 2014
Inserito dal New York Times tra i migliori bestseller del 2013, esce oggi, 13 giugno, in Italia per Neri Pozza, "La sarta di Mary Lincoln" di Jennifer Chiaverini (titolo originale del volume Mrs. Lincoln’s Dressmaker, traduzione di Maddalena Togliani).
“Buongiorno Mrs Keckley, benvenuta alla Casa Bianca.”
Primavera 1861. In una Washington dove nel novembre precedente era stato eletto 16° Presidente degli Stati Uniti d’America Abraham Lincoln (1809 - 1865), Elizabeth Keckley (1818 - 1907), di professione sarta, varcava per la prima volta la residenza presidenziale. Schiava affrancata, un figlio, George, all’università di Wilberforce nell’Ohio, avuto da “un bianco potente” attirato dalla bellezza e dalla grazia naturale della donna, Elizabeth era arrivata nella capitale federale dell’Unione senza denaro, né amici, né casa, ma presto aveva trovato lavoro come aiuto sarta. La sua abilità con l’ago e il filo l’aveva portata presto a mettersi in proprio e a crearsi un giro di clienti appartenenti all’alta società della città. La specialità di Elizabeth erano i mantua, quei corpetti complicati e aderenti “per i quali le dame eleganti impazzivano”.
Mentre il divario tra gli Stati del Nord e quelli del Sud America si stava ingigantendo, per la vittoria del repubblicano Lincoln, favorevole ad abolire la schiavitù della popolazione di colore americana, la fama della sarta cresceva arrivando fino alle orecchie di Mary Todd Lincoln (1818 - 1882).
“Donna sulla quarantina, dai capelli scuri, leggermente appesantita, ma con una bella carnagione e limpidi occhi azzurri che denotavano acume e intelligenza”, Mary, di origini britanniche, nata a Lexington nello Stato del Kentucky, possedeva un carattere mutevole, era preda di violenti attacchi di nervi e presagiva che il marito avrebbe avuto una morte improvvisa e violenta. In quella primavera del 1861 i sudisti della capitale iniziavano a parlare di secessione, presto 11 Stati del Sud avrebbero dichiarato la loro secessione formando la Confederazione degli Stati d’America e l’argomento della guerra veniva sempre più spesso sollevato. In quello stesso periodo la sarta personale di Mrs Lincoln aveva confezionato 15 abiti per la First Lady. Mary, due figli morti in tenera età, un dolore mai lenito, sostenitrice accanita dell’Unione, sebbene fosse cresciuta in una famiglia che possedeva schiavi, era perfino più abolizionista del marito.
La città aveva preso le sembianze di un accampamento militare e l’apprensione cresceva, la guerra di secessione sarebbe scoppiata il 12 aprile per durare quattro anni, fino al 9 aprile 1865. Una guerra civile, fratricida, devastante, combattuta fra gli Stati Uniti d’America, l’esercito dell’Unione, e gli stati Confederati d’America, l’esercito dei Confederati. Se la secessione aveva causato la chiamata alle armi, lo schiavismo era il punto cruciale del conflitto.
“Anche se era la capitale dell’Unione, Washington era essenzialmente una città del Sud, tra lo stato schiavista del Maryland e quello della Virginia, che aveva proclamato la propria secessione dopo che il presidente aveva fissato le quote di reclutamento. Solo il Potomac la separava da quest’ultimo.”
"La sarta di Mary Lincoln" è l’accurata storia del rapporto tra due donne dalla diversa personalità. Allontanata dalla cerchia dei collaboratori intimi del Presidente, preda della nostalgia per la sua terra, snobbata dalle dame più popolari di Washington, Mary Lincoln aveva trovato in Elizabeth un’amica fidata e una confidente. La reputazione di Mrs Lincoln era danneggiata dall’aver sperperato denaro per spese folli di ristrutturazione della White House e per il rinnovo continuo del suo abbigliamento, per non parlare dei personaggi di dubbia moralità che facevano parte della sua cricca: favoriti e sfruttatori. Al contrario Mrs Keckley era stata accolta nell’élite nera della capitale non solo per i suoi contatti altolocati ma in virtù “della prestigiosa famiglia di appartenenza tramite il padre ed ex padrone, il colonnello Armistead Burwell”.
Fondamentale per la redazione del libro dall’ambientazione storica perfettamente ricostruita, l’autobiografia di Elizabeth Keckley Behind the Scenes (Dietro le quinte) edito a New York nel 1868 da G. W. Carleton & Company. Un’opera denigrata e controversa al momento della sua pubblicazione (si volle negare che fosse stata redatta dalla stessa autrice), che oggi è considerata “un documento storico importante che offre dettagli fondamentali e intimi sulla vita alla Casa Bianca durante i mandati di Lincoln”.
Tra le pagine del romanzo domina l’alta figura ieratica e spigolosa di Abraham Lincoln che cambiò il destino del Grande Paese spezzando per sempre le catene della schiavitù alla popolazione di colore con il Proclama di emancipazione (1862).
“Finalmente la libertà era a portata di mano.”
La sarta di Mary Lincoln
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