“La storia” (2017, versione integrale, collana classici, durata: 28h 57m, 3 CD MP3: 19,90 euro, download: €11,94) di Elsa Morante (Roma, 18 agosto 1912 - 25 novembre 1985), pubblicato da Einaudi nel 1974, è disponibile in versione audiolibro edito da Emons, letto da Iaia Forte, regia di Flavia Gentili.
“Un giorno di gennaio dell’anno 1941, un soldato tedesco di passaggio, godendo di un pomeriggio di libertà, si trovava, solo, a girovagare nel quartiere di San Lorenzo, a Roma. Erano circa le due del dopopranzo, e a quell’ora, come d’uso, poca gente circolava per le strade. Nessuno dei passanti, poi, guardava il soldato, perché i Tedeschi, pure se camerati degli Italiani nella corrente guerra mondiale, non erano popolari in certe periferie proletarie”.
Gunther stava vagando per le vie della città alla ricerca di una casa di tolleranza quando incontrò la maestra trentasettenne Ida Ramundo, vedova Mancuso, madre del quindicenne Nino. Il soldato, vittima di un attacco d’ira, gridando “... fare amore! FARE AMORE!” violentò Ida lasciandola incinta. Da quel turpe episodio di violenza nacque il dolce e intelligente Giuseppe, capelli neri e occhi turchini curiosi di conoscere il mondo.
Madre e figlio avrebbero attraversato l’orrore del conflitto fino al 1947 senza mai lasciarsi, riscaldati dal reciproco tenero affetto. La voce intensa e piacevolmente roca di Iaia Forte, signora del teatro italiano, napoletana doc, fa rivivere le nefandezze della guerra e della storia “uno scandalo che dura da diecimila anni”. Il capolavoro di Elsa Morante, scrittrice, saggista, poetessa e traduttrice, narratrice tra le più importanti del secondo dopoguerra, prima donna a essere insignita del Premio Strega nel 1957 con il romanzo “L’isola di Arturo”, ottenne un enorme successo e infiammò violente polemiche, diventando un caso politico e letterario.
Al centro di un grande affresco corale vengono esaltate le disgraziate vicende della maestrina Iduzza Ramundo, vedova mite e rassegnata, e del figlio Giuseppe detto Useppe, bambino precoce dal destino segnato. Dal volume è stato tratto il film omonimo per la televisione, diretto da Luigi Comencini nel 1986, interpretato da Claudia Cardinale e presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia nello stesso anno.
“La storia è un romanzo fondamentale del Novecento ed è una delle descrizioni degli effetti della guerra sugli esseri umani più potenti che ci sia. Credo che chiunque legga questo romanzo non possa più scordare il personaggio di Useppe, il figlio di Iduzza, una maestra elementare e di un tedesco di passaggio a Roma. La descrizione di una Roma. macerata e ferita, il bombardamento al Verano, le persecuzioni razziali, alcune pagine ti si scrivono nella memoria perché sono indimenticabili nella loro descrizione letteraria. In questo romanzo la voce è quella della Morante che parla in prima persona partecipando alle sorti di queste vittime senza sentimentalismo ma con un sentimento veramente prezioso. È un romanzo potente, forte per la capacità di metterti di fronte all’orrore. I personaggi si incarnano e appaiono nella loro forma fisica, ti accompagnano”, ha dichiarato Iaia Forte in un’intervista.
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