Le finestre dei pensieri di Alessandro Bagnato

Di solito, quando si legge un libro, lo si fa per far vagare con la mente in mondi sconosciuti, creati dalla sapiente penna dell’autore. I pensieri vagheranno liberi, in quell’universo che immagineremo seguendo le linee guida dell’autore che stiamo leggendo. Vedremo mondi medievali, navi spaziali con cannoni laser potentissimi, uno scenario apocalittico reale e, ci auguriamo, lontanissimo. Tutti questi pensieri, però, da dove provengono? Come mai riusciamo a immaginare le cose in questo modo?
I pensieri nascono da percezioni. Ogni cosa che ci circonda, concreta o astratta. Un profumo, un sapore, un ricordo. Le finestre sono aperte, uno scambio d’informazioni che ci fa pensare, riflettere, agire. Tante volte mi è stato chiesto a che cosa m’ispiri per i miei libri. Forse non ne siamo consapevoli, ma ogni esperienza che viviamo, ogni cosa che vediamo, percepiamo, ci fa crescere, in positivo o negativo.
I pensieri non hanno forma. Sono reali ma non sono tangibili. Li percepiamo sempre e comunque, ma non potremo mai dare loro un’altezza, un peso o una misura. Ci sono, li captiamo e lo sappiamo.
Un pensiero di cui non riusciamo ad avere la conferma è la morte. Tante ipotesi sono passate attraverso le finestre, ma nessuna è mai tornata indietro. La morte è un qualcosa di mistico che possiamo provare a interpretare milioni di volte ma non avremo mai nessuna certezza.

Nascita, morte, fede… Alessandro Bagnato ci fa fermare un momento, ci fa distaccare dal mondo frenetico che siamo abituati a vivere e ci porta in una sorta di limbo con i nostri pensieri. Migliaia di pensieri che entreranno e usciranno dalla nostra testa e ci faranno riflettere, riconsidereremo argomenti che abbiamo sempre dato per scontati, o che forse sui quali non ci siamo mai soffermati a riflettere per più di qualche istante.
Un libro che ci farà volare e riflettere al tempo stesso, parole scelte con cura per donarci una nuova consapevolezza, una nuova visione della vita. E non è poco.