In qualsiasi opera letteraria e non solo narrativa, sia essa un componimento poetico o un romanzo, un racconto, un diario o, ancora, un’autobiografia esistono elementi che rivestono un’importanza particolare perché consentono di caratterizzare con specifiche scelte linguistiche e di assegnare sia una forma sintattica e grammaticale che uno specifico ritmo: si tratta dei registri e della strutturazione dei periodi. Insieme all’analisi dei personaggi, dei tempi e dei luoghi del romanzo, i registri e i periodi costituiscono degli elementi essenziali nell’analisi del testo letterario.
I registri linguistici
Per registro si intende la particolare tipologia di linguaggio e di struttura linguistica che l’autore sceglie nel suo testo. È opportuno ricordare che, specialmente nel caso di romanzi, è possibile assistere a un’alternanza di registri linguistici, dal momento che il registro è un mezzo narrativo che si utilizza per rendere al meglio ciò che si sta raccontando.
Tra i vari registri possiamo ricordare:
- il registro aulico e solenne, dove l’autore usa vocaboli vari, citazioni colte, una sintassi molto studiata e riccamente elaborata. È generalmente usato in poesia o anche per descrivere situazioni dove interagiscono personaggi particolarmente colti o di un ceto sociale particolarmente elevato. È il registro che si utilizza anche in convegni e altre occasioni di carattere scientifico;
- il registro formale, dove il lessico è studiato ma sobrio, senza ricercatezze, la sintassi è elegante ma senza eccessi. Può essere usato per cerimonie ufficiali, incontri tra personalità di elevato livello sociale che rivestono cariche pubbliche;
- il registro medio, in cui la scelta lessicale è precisa ma non particolarmente studiata, la sintassi corretta, ma l’autore si astiene da qualunque eleganza. Si tratta di un registro che si presta particolarmente bene a rendere le relazioni quotidiane di lavoro, di studio, d’affari tra persone che non hanno rapporti intimi e la cui conoscenza è circoscritta all’ambito pubblico;
- il registro basso o colloquiale, dove i vocaboli sono generici, la sintassi è semplificata o tipica del parlato e talora si avvale di espressioni gergali o dialettali. È il registro più appropriato nella descrizione di un ambiente familiare e delle relazioni tra amici, dove si hanno comunicazioni private con persone tra le quali esiste un alto grado di confidenza.
Struttura dei periodi
Anche il modo in cui si costruiscono le frasi non va considerato come un aspetto casuale del testo ma è, invece, un altro elemento stilistico di primaria importanza per cogliere (lettore) e, allo stesso tempo, per rendere (scrittore), il particolare ritmo narrativo che contraddistingue un racconto. Come nel caso dei registri linguistici, in un romanzo saranno in genere presenti differenti tipologie di periodi che si alterneranno in base alla trama, alle vicende che accadono in essa e ai punti di svolta che essa contiene.
Per quanto riguarda la strutturazione dei periodi distinguiamo due fondamentali tipologie sintattiche:
- la coordinazione o paratassi, costrutto in cui la sintassi è semplice, scarna e il periodo è strutturato su frasi per lo più brevi, indipendenti accostate tra di loro da una virgola o da una congiunzione. La paratassi si presta particolarmente bene a rendere un ritmo narrativo stringato, veloce, a volte anche addirittura concitato o affannoso, se le frasi sono particolarmente brevi e le coordinate sono poche o nulle;
- subordinazione o ipotassi, costrutto in cui, invece, la sintassi è elaborata e presenta frasi lunghe e complesse, costituite da proposizioni principali dalle quali dipendono varie proposizioni secondarie. Si tratta una modalità espressiva che la lingua italiana ha ereditato dalla prosa latina classica e che si presta a determinare un ritmo narrativo più lento, risultando particolarmente adatta a opere saggistiche o a momenti della narrazione in cui prevale l’approfondimento psicologico, piuttosto che l’azione.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Le tecniche narrative: i registri e la strutturazione dei periodi
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