La libroterapia o anche biblioterapia è una terapia a base di libri che mira a ottenere il benessere psicologico di chi sceglie di utilizzarla. In che modo?
Tutti quanti nella vita passano dei periodi difficili che possono sfociare in una richiesta d’aiuto che vede la necessità di indagare nella propria interiorità in una sorta di percorso di approfondimento di se stessi. A volte ciò che ci serve è solamente un’attività rigenerativa che vada a lenire l’anima ed è proprio di questo che parliamo quando utilizziamo il termine libroterapia.
Del resto un libro è spesso un modo per le persone di non sentirsi sole, molto più che un semplice passatempo, per moltissimi lettori diventa un momento di vera e propria cura dell’anima. In rete si parla molto di libroterapia e dato il sempre crescente interesse abbiamo deciso di approfondire il tema analizzando cos’è la libroterapia, quali sono le sue caratteristiche e segnalando alcuni libri che potrebbero essere interessanti per approfondire la tematica.
Libroterapia, cos’è e come funziona
La libroterapia nasce con l’intenzione di aiutare le persone a curare il proprio io interiore in un periodo difficile spingendole a una crescita personale.
Ma cosa significa fare libroterapia a livello pratico? Si tratta di leggere un testo e di condividere ciò che ne viene ricavato con il libroterapeuta o con un gruppo di partecipanti.
Nella libroterapia il libro assume il ruolo di “un altro luogo”, uno condiviso da paziente e terapeuta in chiave simbolica poiché il libro viene letto fuori dallo studio del terapeuta ma è nello studio terapeutico e nella relazione col terapeuta che si manifesta ciò che la lettura ha prodotto.
La storia della libroterapia
La biblioterapia ha radici molto antiche, che ci portano fino all’antica Grecia. Già in questo periodo pensatori del calibro di Aristotele attribuivano alla letteratura capacità di guarigione. Anche gli antichi romani trovarono una relazione tra la medicina e la lettura e questa credenza ha continuato a trovare riscontro nel tempi, fino allo sviluppo di una vera e propria tecnica che ha portato gli ospedali psichiatrici d’Europa ad avere una biblioteca già nel XVIII secolo.
Il primo a inserire la libroterapia e i suoi benefici all’interno di un trattato di psichiatria è stato W.C. Menninger nel 1937: dopo aver prescritto la lettura di alcuni romanzi nell’ambito del trattamento di una serie di disturbi psichici ad alcuni suoi pazienti, l’esperto ha potuto constatare una serie di benefici che ha poi voluto riportare a conferma della sua tesi.
La biblioterapia si è consolidata negli ultimi decenni per i suoi effetti positivi nell’integrazione e nell’accrescimento del sé per coloro che ne hanno fruito.
In Italia la biblioterapia è diffusa da meno tempo rispetto agli Usa e al resto dell’Europa, ma per scoprirne di più basta documentarsi nell’ambito dei moltissimi studi accademici che sono stati fatti in tutto il mondo e pubblicati su giornali scientifici autorevoli consultabili anche su internet. La validità della libroterapia non si riscontra solo in età adulta, ma anche durante il periodo dell’infanzia e dell’adolescenza.
Quali sono gli effetti della libroterapia e quali libri leggere?
La libroterapia ha effetto nel trattamento di disturbi, ma non solo. I libri sono ciò che fornisce risposte, spunti di riflessione e di confronto quando nella nostra vita ci troviamo in crisi per qualsiasi cosa e ci facciamo delle domande.
Ci sono libri più o meno adatti nell’ambito della libroterapia? No, in realtà. Si possono utilizzare tutti quanti, di ogni genere. Poesie, romanzi, biografie, racconti: il libro viene scelto in base all’opinione e all’esperienza del libroterapeuta, che in base al vissuto di chi è in analisi sceglie per lui un titolo che possa far nascere delle riflessioni.
Non ci sono effetti collaterali in base a quale libro si sceglie ed è il libroterapeuta a dover capire quale sia quello fatto apposta per il paziente in quel momento della sua vita.
Come sapere di più sulla libroterapia
Oltre ai vari studi su prestigiose riviste scientifiche internazionali che hanno affrontato la questione sono stati pubblicati anche in Italia alcuni libri utili per chi desiderasse approfondire le proprie conoscenze nella disciplina:
- “Libroterapia. Un viaggio nel mondo infinito dei libri, perché i libri curano l’anima”, ad opera di Milo Silvera, pubblicato nel 2017. In questo libro la biblioteca viene definita la farmacia dell’anima e i libri sono come curatori che nutrono, confortano e donano benessere;
- Iniziazione alla Libroterapia, di Manuela Racci, che approfondisce le ragioni per cui i libri sono d’aiuto nel curare alcuni disturbi psichici ma anche come strumento per uscire da crisi esistenziale o familiare, dalla normale tristezza o dalle crisi delle “età di passaggio” fino ad arrivare allo smarrimento d’identità. Si tratta, insomma, di tutte quelle situazioni che quasi in nessun caso hanno necessità di essere medicalizzate.
Proprio parlando di biblioteche come farmacie a Firenze esiste La Piccola Farmacia Letteraria, una libreria nel quartiere Gavinana in cui si può trovare un catalogo di libri divisi per categorie da leggere in base a ciò che affligge o preoccupa e alla patologia o al malanno da cui si è stati colpiti.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Libroterapia: cos’è e perché può migliorare la salute delle persone
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