Maigret e l’uomo della panchina è disponibile in versione audiolibro (Emons 2021, versione integrale, durata: 4h e 33m). Il romanzo scritto da Georges Simenon (Liegi 1903-Losanna 1989) è letto da Giuseppe Battiston, con la regia di Flavia Gentili.
Maigret et l’homme du banc fu scritto dal celebre autore belga nella tenuta Shadow Rock Farm di Lakeville nel Connecticut (USA), dall’11 al 19 settembre 1952, pubblicato per la prima volta in Francia nel gennaio 1953 presso l’editore Presses de la Cité e edito in Italia nel 1959 da Mondadori con il titolo Le due pipe di Maigret, tradotto da Roberto Cantini. Nel 2002 il romanzo è stato pubblicato presso Adelphi con il titolo Maigret e l’uomo della panchina, tradotto da Lucia Incerti Caselli, versione usata per il presente audiolibro. Fra il 1931 e il 1972 Simenon ha pubblicato 76 romanzi e 26 racconti dedicati alle inchieste di Maigret.
Di cosa parla?
“Per Maigret il 19 ottobre era una data facile da ricordare per via del compleanno di sua cognata”.
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Era un lunedì e anche questo sarebbe rimasto impresso al commissario. Infatti, al Quai des Orfèvres erano propensi a credere che la gente, di solito, non si facesse assassinare di lunedì. Quella poi era la prima inchiesta dell’anno ad avere un sapore invernale. Aveva piovuto per tutta la domenica appena trascorsa, una pioggia fredda e fine che aveva reso i tetti e il selciato di un nero lucente, mentre una nebbia giallastra pareva insinuarsi dappertutto, tanto è vero che, dietro consiglio della signora Maigret, il commissario era uscito col cappotto che odorava di naftalina. Mentre Maigret osservava quella noiosa pioggerellina cadere, era squillato il telefono. Santoni, un poliziotto appena entrato a far parte della squadra, dopo aveva lavorato per dieci anni alla sezione del gioco d’azzardo e poi alla Buoncostume, aveva risposto al telefono e a voce alta disse:
“Hanno appena trovato un tizio, morto accoltellato”.
Ucciso in un vicolo cieco di Boulevard Saint-Martin, uno dei grandi Boulevars di Parigi. Qualcosa non convinceva Maigret, infatti gli accoltellamenti, specie in quartiere popolare, non erano mai interessanti, di solito erano risse tra ubriachi, oppure regolamenti di conti tra malavitosi spagnoli o nordafricani. Ma dove era stato ritrovato il cadavere, non era un quartiere popolare. Anzi. Giunto sul luogo del delitto con Santoni, il commissario si era trovato in un vicolo freddo e umido, dove regnava un’eterna corrente d’aria, e un cane continuava a infilarsi tra le gambe dei presenti senza che nessuno riuscisse ad allontanarlo. Per terra, con la faccia contro il muro intriso di umidità, c’era un uomo. Aveva un braccio ripiegato sotto il corpo mentre l’altro, che terminava con una mano livida, quasi ostruiva il passaggio. Era chiaro che l’uomo era stato pugnalato alle spalle dopo che aveva fatto una decina di passi nel vicolo. All’interno del portafoglio del cadavere era stata ritrovata una carta d’identità rilasciata a Louis Thouret, magazziniere, residente a Juvisy, in rue des Peupliers 37. Chi era veramente il magazziniere, ritrovato cadavere con indosso un completo scuro, un soprabito beige di mezza stagione e con delle scarpe gialle, poco intonate alle tinte fosche di quella giornata grigia?
“Mi sembra di averlo già visto”.
Un’indagine complicata quella del commissario Maigret, impegnato a dipanare la doppia vita di Louis Thouret, dall’aspetto così insignificante, a parte le scarpe, e che sarebbe passato inosservato sia per la strada sia seduto a uno dei numerosi caffè all’aperto del boulevard. Ancora una volta Jules Maigret, in compagnia delle sue abitudini (leggi alla voce “pipa”) e dotato di una grande arguzia e di un potente intuito, si immergerà in una vera e propria indagine psicologica per arrivare alla soluzione dei fatti. La voce di Battiston, carica di atmosfera, conduce chi ascolta nei meandri di una Parigi squisitamente autunnale.
“Suo marito conduceva una vita regolare?”
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Maigret e l’uomo della panchina di Georges Simenon diventa un audiolibro letto da Giuseppe Battiston
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