Il catalogo “Marcello Mastroianni” (Cineteca Bologna, 2018, 10 euro) accompagna la mostra (26 ottobre 2018 - 17 febbraio 2019) nello Spazio espositivo del Museo dell’Ara Pacis a Roma, dedicata a uno dei più grandi attori del cinema italiano e internazionale.
Quella di Marcello Vincenzo Domenico Mastrojanni (Fontana Liri, 28 settembre 1924 – Parigi, 19 dicembre 1996) fu “una vita tra parentesi”, come lui stesso la definiva, quelle parentesi ricavate tra un set e l’altro, tra un palcoscenico e l’altro, lungo una carriera fatta di una marea sterminata di oltre 140 film, di spettacoli e personaggi tutti memorabili, indimenticabili. Per questo possiamo dire che il mestiere dell’attore è stato la sua vita, le tante vite rappresentate.
Un grandissimo interprete, molti i riconoscimenti internazionali: tre candidature all’Oscar come Miglior Attore, due Golden Globe, otto David di Donatello, due premi per la migliore interpretazione maschile al Festival di Cannes e due Coppa Volpi al Festival di Venezia. Eppure la discrezione, la semplicità di Mastroianni erano i suoi tratti distintivi. Tutto questo lo conferma il taxista che ci conduce alla preview della mostra, il quale, dopo avergli detto dove eravamo diretti, esclama:
Ah, Mastroianni, un autentico signore! Salì sul mio taxi una trentina di anni fa e ciò che mi colpì di questa star internazionale fu la sua semplicità.
Mastroianni, dunque, un attore entrato prepotentemente nell’immaginario collettivo, identificato dal semplice profilo (pensiamo all’icona creata da Fellini in 8½), ma su cui in realtà c’è ancora molto da scoprire. Per andare a fondo in questa scoperta, come osserva il curatore della mostra Gian Luca Farinelli, direttore della cineteca di Bologna, occorre visionare la sua filmografia in quanto specchio della sua stessa vita.
Scorrono sulle pareti dello spazio museale i momenti salienti delle pellicole più famose di Marcello Mastroianni: “I soliti ignoti”, “La dolce vita”, “Matrimonio all’italiana”, “Il bell’Antonio”, “Una giornata particolare”. Ammirando le tante immagini e le locandine, si assiste a un “mi ricordo, sì, io mi ricordo...” collettivo, prendendo in prestito il titolo del film-testamento del 1997 diretto da Anna Maria Tatò (compagna di Mastroianni, presente alla preview), girato nel luglio del 1996 durante le riprese di “Viaggio all’inizio del mondo” di Manoel de Oliveira, ultimo film interpretato da Marcello.
La mostra è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita Culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, coprodotta e curata dalla Cineteca di Bologna, e realizzata con il contributo del Ministero per i Beni e le attività culturali in collaborazione con Istituto Luce – Cinecittà, con il sostegno degli sponsor Acea, Roberto Coin, Igea Banca, Sorgente Group e dello sponsor tecnico Italiana Assicurazioni. L’esposizione, che ripercorre la carriera incredibile di Mastroianni dagli esordi con Riccardo Freda nel 1948 fino alla collaborazione con Federico Fellini, del quale diventò l’alter ego, parte da un tratto peculiare della personalità dell’attore che incantò il pubblico: quell’umiltà che gli faceva amare gli altri attori, icone del calibro di Gary Cooper, Clark Gable, Tyrone Power, Errol Flynn, John Wayne, Greta Garbo, Jean Gabin, Louis Jouvet, Vittorio De Sica, Anna Magnani, Aldo Fabrizi, Amedeo Nazzari, Totò, Assia Noris, Fred Astaire.
Mi ricordo Clarke Gable molto giovane, in bianco e nero, di schiena. Poi si volta e sorride, così. Un mascalzone irresistibilmente simpatico. Che film era? Accadde una notte, forse.
Tutta la vita e la carriera di Marcello Mastroianni sono raccontate in questa mostra che accoglie alcuni dei suoi più bei ritratti, i cimeli e le tracce dei suoi film e dei suoi spettacoli; si alternano immagini, racconti che portano lo spettatore ad immergersi in quello che è stato ed è ancora il più conosciuto volto del cinema italiano. Un percorso attraverso scritti (c’è anche il registro aperto sull’atto di nascita dell’attore), testimonianze, recensioni, oltre a un raro apparato fotografico, le foto dei genitori dell’attore, il padre Ottorino, falegname e la madre Ida, una casalinga, la casa dove Marcello nacque in Ciociaria, che ritrae l’attore come non siamo abituati a ricordarlo, sul palco, vicino agli altri grandi nomi che hanno fatto la storia del teatro italiano, da Vittorio Gassman a Rina Morelli, da Paolo Stoppa a Eleonora Rossi Drago.
Cinema e teatro, le due anime di uno degli attori più importanti del nostro cinema, raccontate in dialogo costante grazie ai materiali conservati dalla Cineteca di Bologna, dallo stesso Mastroianni e da numerosi altri archivi (da quello dell’Istituto Luce a quello della Rai) con i quali è stato costruito questo percorso privilegiato che accompagna il visitatore attraverso cinquant’anni di cultura e costume italiani. “Marcello, come here!”.
La mostra “Marcello Mastroianni” inizierà il 26 ottobre 2018 e si concluderà il 17 febbraio 2019 presso il Museo dell’Ara Pacis, Spazio espositivo Ara Pacis.
L’orario per l’accesso al pubblico è previsto tutti i giorni dalle ore 9.30 – 19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima). Aperture ridotte sono invece fissate per 24 e 31 dicembre ore 9.30-14.00. La mostra rimarrà chiusa il 25 dicembre 2018 e il 1° gennaio 2019.
I biglietti per accedere alla sola mostra hanno un costo di 9,00€ con prezzo intero e di 7,00€ con ingresso ridotto.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Marcello Mastroianni: mostra all’Ara Pacis di Roma. Informazioni e catalogo mostra
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