La maturità 2018/2019 sarà di gran lunga differente da come l’abbiamo vista fino ad ora, dal momento che sono state previste delle sostanziali modifiche alle prove. Le novità dell’esame di Stato 2019 coinvolgeranno tutti gli studenti e saranno applicate a tutti gli indirizzi di studio.
Le modifiche erano state già annunciate e sancite dal D.lgs. n. 62/2017 modificato dalla legge n.108/2018 e ora giunge anche la circolare del Miur che mostra l’attuazione delle novità per la scuola.
La riforma dell’esame di Stato era stata approvata da tempo e i docenti erano ben consapevoli che a partire dall’anno scolastico 2018/2019 si sarebbero avuti dei grandi cambiamenti. Di seguito vediamo tutte le novità per la maturità 2018/2019 e quali saranno le modifiche che verranno apportate, in modo da capire come verrà modificata la prova di maturità.
Novità maturità 2019: terza prova addio, arriva il test Invalsi
La circolare del Miur del 4 ottobre è stata emanata per mostrare le novità dell’applicazione della revisione della maturità. Prima di tutto si precisa che il test Invalsi e le ore di alternanza scuola-lavoro saranno requisiti fondamentali per l’accesso all’esame. Per la prova finale del liceo sarà quindi richiesto, come alle medie anche, di sostenere un test nazionale e di rispondere ai quesiti che verranno posti su svariate materie.
Per l’ammissione all’esame lo studente dovrà avere i seguenti requisiti:
- aver preso parte ad almeno un terzo del monte ore annuale;
- aver conseguito una votazione non inferiore a 6 in tutte le materie;
- avere una votazione non inferiore e 6 in condotta.
I docenti potranno decidere, per motivazioni particolari, di ammettere uno studente anche senza il 6 in tutte le materie, ma saranno appunto casi speciali. La prima grande novità sono però le prove dell’esame di Stato che mutano profondamente e che passano da tre a due con l’abolizione della terza prova. Si continuerà ad avere ancora il tema di italiano e la prova caratterizzante dell’indirizzo di studio quindi la versione per il Classico, la prova di lingua per il Linguistico, Matematica o Fisica per lo Scientifico e così via.
Dopo le due prove scritte si passerà all’orale direttamente, senza dover più sostenere la temuta terza prova, tanto difficoltosa per gli studenti. A cambiare saranno anche le tematiche dell’orale che verteranno su nuove e precise tematiche.
Novità maturità 2019: come cambia l’orale
Modifiche sono state apportate anche all’orale della maturità che a partire dall’anno scolastico 2018/2019 verterà su nuovi argomenti. I candidati saranno come sempre esaminati sul programma dell’anno e i docenti della commissione verificheranno le competenze espositive e le nozioni dello studente. Si chiederà poi al candidato di esporre un lavoro multimediale che dovrà avere una strutturazione chiara e dovrà mostrare le competenze apprese durante l’anno.
La grande novità dell’orale sarà però l’interrogazione sulle attività svolte durante le ore di alternanza scuola-lavoro.
L’alternanza quindi diventa un elemento fondante del percorso dello studente che dovrà mostrare a tutta la commissione le proprie capacità Si verrà quindi interrogati su quali siano state le proprie mansioni, in che modo si è svolto il percorso, cosa si è appreso e in che modo ci si è confrontati con la realtà lavorativa selezionata. Verranno inoltre testate le competenze dello studente di Cittadinanza e Costituzione, in modo da comprendere se durante l’anno abbia compreso gli insegnamenti.
La commissione dell’orale sarà come ogni anno composta da docenti interni ed esterni alla scuola e lo studente dovrà confrontarsi non solo con professori che conosce, ma anche con chi non lo ha mai visto nel suo percorso scolastico.
Maturità 2018/2019: come cambiano le votazioni?
Il punteggio rimane sempre in centesimi e non si hanno modifiche in questo punto della maturità, ma ovviamente si modifica la distribuzione dei punteggi. Si potranno avere:
- credito scolastico di massimo 40 punti;
- punteggio prima prova di massimo 20 punti;
- punteggio seconda prova di un massimo di 20 punti;
- punteggio colloquio massimo 20 punti.
Il punteggio minimo per passare l’esame sarà sempre 60/100 e il massimo punteggio che si potrà conseguire sarà 100/100. Per gli indirizzi di studio in cui si continuerà a somministrare una terza prova il punteggio verrà ripartito secondo indicazioni che darà il Miur.
Per quel che riguarda la prova Invalsi per l’anno 2018/2019 non sarà un requisito per essere ammessi all’esame di maturità, ma lo diventerà l’anno successivo.
La prova Invalsi sarà computer based e verterà su tre materie: matematica, inglese e italiano. Sebbene la prova non sarà considerata un requisito per l’accesso si svolgerà comunque e gli studenti la dovranno sostenere.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Maturità 2018/2019 novità: ecco come cambia l’esame di Stato
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