Il 18 luglio 1925 Adolf Hitler pubblicava il Mein Kampf (La mia battaglia), considerato in un certo qual modo il manifesto del Nazismo. Questo testo è stato scritto da Hitler durante la detenzione nel carcere di Landsberg per la condanna dopo un colpo di stato fallito e venne pubblicato in due volumi tra il luglio del 1925 e il 1926. Mein Kampf raccoglie il pensiero politico di Hitler, che tra le pagine del suo scritto delineò il programma del partito nazional-socialista sotto forma di un’autobiografia.
Una prima parte del testo venne dettata da Hitler all’amico di prigionia Rudolf Hess, durante il periodo di reclusione nel carcere di Landsberg am Lech in seguito al tentativo fallito del colpo di Stato di Monaco del 9 novembre 1923.
Inizialmente questo testo non ebbe gran successo, infatti fu soltanto dopo il 1930, con l’ascesa dell’Nsdap, che Mein Kampf trovò gli acquirenti, 287mila fino al momento del giuramento e della presa del potere di Hitler. Più tardi l’opera venne pubblicata in milioni di copie e tradotta in 16 lingue.
Mein Kampf fu ispirato al libro del 1920 L’ebreo internazionale, un’opera dell’industriale Henry Ford in 4 volumi, dai toni antisemiti.
Il volume si divide in due parti, è stato realizzato per metà nel 1924 e per metà nel 1925, e contiene il programma politico e l’ideologia del partito nazista. Il titolo proposto inizialmente era “Quattro anni e mezzo di lotta contro menzogna, stupidità e codardia”, per esigenze editoriali venne sintetizzato in Mein Kampf.
Mein Kampf, contenuti del libro di Hitler
Tra i contenuti principali di Mein Kampf troviamo:
- antisemitismo e conseguente affermazione della supremazia della razza ariana rispetto alle altre;
- critica nei confronti del marxismo e netto rifiuto del bolscevismo; esaltazione della figura politica di Benito Mussolini;
- polemica contro il parlamentarismo e obiettivo di realizzare uno “Stato del Fuhrer” fortemente accentratore e autoritario;
- progetto di acquisizione di nuovi territori nell’Est Europa per allargare i confini dello Stato tedesco e realizzare “spazi vitali”;
- accenni all’alleanza militare con il Regno Unito;
- affermazione della lotta di razza al posto di quella di classe (socialismo nazionale);
- creazione e diffusione del programma del partito nazional-socialista dei lavoratori tedeschi.
Durante il regime hitleriano, durato dodici anni, il Mein Kampf diventa la “bibbia nazista”. Al termine della seconda guerra mondiale, milioni di esemplari di Mein Kampf furono distrutti insieme a molti altri simboli del nazismo. Fino al 2016, quando è stata autorizzata la pubblicazione una volta scaduti i diritti d’autore, non era stata pubblicata un’edizione seriamente commentata del Mein Kampf in tedesco. L’originale rimane consultabile in copie d’antiquariato, nelle biblioteche.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Mein Kampf: il libro di Adolf Hitler usciva il 18 luglio di 94 anni fa
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