Come funziona la messa a disposizione per l’anno 2020/2021? Come molti sanno per insegnare nelle scuole pubbliche vi sono diverse possibilità e una di questa è la MAD, ossia la Messa A Disposizione. Questo documento (si tratta di un’istanza formale prevista dal MIUR), che l’aspirante docente invia spontaneamente alle scuole, indica la disponibilità a insegnare nel plesso per periodi più o meno brevi. La domanda di messa a disposizione serve infatti a chi vuole lavorare nelle scuole come insegnante o come personale ATA per segnalare la propria figura per eventuali supplenze.
Non si tratta solo di un ottimo strumento per coloro che vogliono candidarsi per posti di supplenza senza essere iscritti alle graduatorie, ma anche per tutti coloro che, iscritti in graduatoria, vogliono provare a candidarsi anche in altre provincie.
Una volta che si sarà inviata la MAD si dovrà poi attendere un’eventuale risposta del dirigente scolastico dell’istituto, che potrebbe contattare il docente in caso di necessità durante l’anno scolastico. Solitamente l’invio della MAD è un buon modo per accedere alle scuole pubbliche, dal momento che in molti plessi potrebbero aversi carenze e problemi di personale, dovute principalmente al pensionamento di molti docenti.
La particolare situazione storica in cui si apre l’imminente anno accademico, che tenta di risorgere da una pandemia che ha sconvolto il mondo interno, potrebbe rivelarsi non nemica ma alleata di chi volesse inviare la MAD: per l’anno 2020/2021 le supplenze ipotizzate toccano cifre record e si parla di circa 200 mila cattedre vacanti. Perché così tante? I posti non coperti sono particolarmente numerosi a causa di diversi fattori. Anzitutto, le graduatorie GPS non sono ancora definite ed esiste un limite di inserimento in graduatoria per sole 20 scuole. A questo si aggiungono il numero di classi aumentato per garantire la distanza interpersonale tra gli studenti causa Covid-19 e i 40mila pensionamenti dovuti a Quota100 (oltre ai pensionamenti già in programma).
Dare la messa a disposizione è possibile per tutti coloro che siano in possesso di una laurea o di un diploma che dia accesso a una classe di concorso e che aspirino a ricoprire uno dei seguenti ruoli:
- docenti;
- docenti di sostegno;
- assistenti tecnici,
- assistenti amministrativi;
- collaboratori scolastici;
- altri ruoli.
Quando conviene inviare la domanda di messa a disposizione? In che modo si compila questo modulo? A cosa fare attenzione? Tutte domande a cui troverete una risposta di seguito, in modo da avere un quadro chiaro sulla questione e da inviare la domanda nel migliore dei modi.
Messa a disposizione: quando conviene inviarla
Per l’anno scolastico 2020/2021, la MAD è inviabile dal 17 agosto, giorno in cui le segreterie hanno ripreso effettivamente le proprie attività. Se temete di essere già in ritardo non preoccupatevi: non esiste alcuna scadenza. La MAD può essere inviata in qualsiasi periodo dell’anno e saranno direttamente gli istituti, una volta ricevuta, a decidere se e quando sfruttare la disponibilità.
Non solo: la domanda può essere presentata anche più volte nel corso dello stesso anno scolastico.
Nonostante possa essere inviata tutto l’anno, esistono alcuni periodi in cui, su base statistica, dare la propria disponibilità all’insegnamento ha maggiori possibilità di successo.
Qual è il periodo migliore in cui inviarla?
- Solitamente, il mese di settembre, ancor meglio la seconda metà di agosto, è un ottimo momento per inviare la propria MAD, dal momento che si stanno formando le nuove classi. L’inizio del nuovo anno scolastico è il periodo perfetto per inviare le candidature alle singole scuole, considerato che i dirigenti scolastici staranno cercando in tutta fretta di coprire i posti vacanti per non ritrovarsi a corto di personale i primi giorni di scuola.
- Anche il mese di gennaio è un buon momento per la Messa a Disposizione, perché coincide con la ripresa dopo l’interruzione per le vacanze invernali. Lo stesso vale per i mesi delle vacanze pasquali (marzo-aprile).
- Infine, anche giugno è sempre stato un buon momento per inviare la documentazione, dato che in questo periodo il dirigente scolastico sarà impegnato nella ricerca di insegnanti per i corsi di recupero estivi. Sfruttare questi periodi permetterà agli aspiranti professori di avere più possibilità di essere contattati per una supplenza e di iniziare a lavorare nella scuola pubblica.
Il lavoro temporaneo che può essere offerto da una o dall’altra scuola risulta inoltre utile per accumulare anzianità di servizio.
Dove inviare la domanda di messa a disposizione?
Esistono criteri per capire dove conviene inviare la domanda di messa a disposizione? Partiamo dal presupposto che nell’assegnazione delle supplenze la precedenza va agli iscritti alle graduatorie a esaurimento per primi, a quelli in II fascia delle graduatorie di istituto in secondo luogo e, infine, alla III fascia. Soltanto qualora lo scorrimento delle varie graduatorie non dia come risultato un’assunzione a tempo determinato, allora i dirigenti scolastici potranno prendere in considerazione le domande di messa a disposizione.
Le possibilità di essere chiamati quindi non sono altissime, per cui sarà bene sfruttare al meglio la MAD così da avere maggiori chance.
Difficile dire dove sia meglio inviare la domanda di messa a disposizione, sicuramente però le possibilità scendono al sud Italia. Al Sud, infatti, le graduatorie a esaurimento continuano a essere piene e molti degli insegnanti meridionali che lavorano come titolari al Nord chiedono l’assegnazione provvisoria per potersi riavvicinare alla propria famiglia. Seguendo questo ragionamento, molte delle cattedre attualmente scoperte si trovano al nord Italia. La maggior parte di queste sono per il sostegno e sono nei paesi più piccoli e nelle scuole di provincia. Il consiglio è quindi di preferire le piccole scuole di paese, magari al nord, così da avere più possibilità di ottenere una supplenza o la sostituzione di personale ATA.
Una buona idea potrebbe essere inviare la domanda anche in scuole che si conoscono bene, in modo da sapere la disponibilità di posti.
Anche la classe di concorso per cui ci si propone avrà un certo peso sulle possibilità di essere o meno chiamati dalla scuola. Ad esempio per una materia come matematica per la scuola secondaria di primo grado (scuola media) la richiesta è piuttosto alta. La ragione è che, come conferma il MIUR, il numero di iscritti alle graduatorie non è sufficiente per soddisfare il fabbisogno di questa categoria di docenti. Anche spagnolo, inglese e tecnologia sono nella stessa situazione. Per gli aspiranti insegnanti di queste materie le possibilità di essere chiamati saranno più alte.
La domanda di messa a disposizione va compilata con la massima cura e attenzione. Vediamo quindi a cosa fare attenzione e come inviarla.
Domanda di messa a disposizione: come inviarla?
La MAD altro non è che una candidatura spontanea fatta da docenti e personale ATA per lavorare in un certo istituto. Di seguito potete trovare alcuni fac-simile di MAD, che potrete scaricare e stampare oppure compilare online:
- Modello generico:
- Modello generico:
- Modello per posti di sostegno:
- Modello per personale ATA:
Una volta compilato il modulo, la domanda di messa a disposizione può essere recapitata alla scuola in più modi:
- tramite raccomandata a/r (con ricevuta di ritorno);
- a mano;
- via mail all’indirizzo PEC della scuola o invio tramite fax.
La messa a disposizione è un modo previsto dalle normative scolastiche per mettersi in contatto con una scuola e proporsi per incarichi attinenti a seconda del bisogno dell’istituto in quel momento. Si tratta, quindi, di una segnalazione informale, ma è importante non sbagliare a compilarla.
Vediamo allora qualche piccola indicazione pratica per non sbagliare a redigere la MAD:
- deve essere redatta in maniera formale e contenere tutti i dati utili (dati anagrafici e recapiti) sul docente/candidato ATA;
- deve essere inviata solo e soltanto alla sede centrale della scuola per cui ci si candida. Fare sempre attenzione, quindi, di inviare la domanda presso la scuola dove si trova collocato il preside o comunque a un indirizzo mail corretto;
- deve contenere tutti i dati necessari alla valutazione del profilo;
- eventuali allegati devono essere segnalati nell’apposito campo della MAD.
Come abbiamo già segnalato, l’invio della messa a disposizione può avvenire, tra gli altri modi, anche tramite PEC. Se questa è la soluzione scelta è necessario tenere bene a mente una cosa.
Affinché la MAD risulti correttamente inviata e ricevuta, mantenendo tutta l’ufficialità del documento, è necessario che non solo la mail sia firmata digitalmente, ma anche che lo sia ognuno degli allegati al suo interno.
In merito a ciò vige una specifica norma di riferimento, la quale stabilisce che gli allegati di una qualsiasi mail PEC, se non firmati digitalmente, non hanno alcun valore legale. I singoli dirigenti scolastici potrebbero comunque sorvolare su questa regola, ma perché rischiare inutilmente? Prima dell’invio della messa a disposizione controllare quindi sempre e più volte di aver apposto correttamente la firma digitale su ognuno dei fogli allegati.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Messa a disposizione 2020/21: fac-simile, quando e dove conviene inviarla. Guida completa
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posso inoltrare una domanda di MAD nelle stesse scuole scelta per entrare in graduatoria III Fascia ATA?
sono una aa , supp annuale, la scuola dov sono in servizio non usa ancora segreteria digitale, quindi ho un po di difficolta ad inserire utte le mad non i docenti quanto le mad ata. Volevo chiedere come fare per creare un buon foglio di lavoro per creare un elenco ata,
grazie