La scrittrice Lorenza Mazzetti è morta intorno a mezzogiorno di sabato 4 gennaio, nella sua casa di Roma, all’età di 92 anni. L’annuncio della morte è stato dato dal sindaco di Rignano sull’Arno, Daniele Lorenzini, che nel 2015 aveva conferito a Lorenza Mazzetti la cittadinanza onoraria.
“Rignano piange la scomparsa di una delle sue cittadine. Poche ore fa infatti ci ha lasciato Lorenza Mazzetti, sopravvissuta alla strage della famiglia Einstein, che ha sempre avuto nella sua vita un legame forte e indissolubile con la nostra comunità. Da Sindaco ho avuto l’onore di poterle conferire la cittadinanza onoraria del Comune di Rignano sull’Arno assieme alla gemella Paola”.
“Il cielo cade” (Premio Viareggio Opera Prima 1961, edito dapprima da Garzanti e ripubblicato da Sellerio nel 2002) è il libro più noto della scrittrice, pittrice e regista Lorenza Mazzetti, sopravvissuta alla strage nazista della famiglia Einstein.
«Dedico questo libro a mio zio Robert Einstein, cugino di Albert, e a mia zia Nina Mazzetti Einstein, alle mie cugine Annamaria (Cicci) e Luce Einstein. Tutti loro dormono nel cimitero della Badiuzza sopra Firenze tra San Donato in collina e Rignano sull’Arno. Sulla loro tomba c’è scritto “trucidate dai nazisti il 3 agosto 1944”».
All’inizio della prossima settimana, come ha precisato la famiglia all’AdnKronos, la scrittrice e regista sarà sepolta nel cimitero della Badiuzza a Rignano sull’Arno.
Chi era Lorenza Mazzetti
Lorenza Mazzetti, di origine valdese, era nata a Roma il 26 luglio 1927. Morta la madre Olga Liberati dopo aver dato alla luce Lorenza e la sua gemella Paola, il padre Corrado affidò le figlie alla sorella Nina, sposata con Robert Einstein, cugino del fisico Premio Nobel Albert Einstein. La coppia accolse le gemelle Mazzetti nella loro tenuta di Rignano sull’Arno, facendole subito diventare parte integrante della famiglia. La serenità dell’infanzia della vita in Toscana venne sconvolta dallo scoppio della II Guerra Mondiale. Lorenza e Paola scamparono alla strage di Rignano, avvenuta il 3 agosto 1944 per mano dei soldati della Wehrmacht presso Villa il Focardo, dove rimasero uccise Cesarina Mazzetti, Luce e Annamaria Einstein, Robert Einstein, che si era nascosto nel bosco il giorno del tragico fatto, si suicidò nel 1945 sconvolto dal dolore. Una strage rimasta impunita, senza colpevoli, eppure Lorenza era certa che si era trattato di una rappresaglia contro la famiglia dello scienziato, odiato dai nazisti. Di recente Lorenza Mazzetti aveva trovato in rete e riconosciuto il volto del capitano delle SS, era andata in Germania a denunciarlo, sperando fino all’ultimo che la verità processuale confermasse quella che lei e la gemella Paola sapevano essere la verità.
Dopo la morte dello zio, Lorenza e Paola vennero affidate a un tutore che si prese cura dei beni lasciati da Robert Einstein prima di suicidarsi. Il trauma dell’assassinio politico della sua famiglia adottiva, perpetrato dalle SS per rivalsa contro Albert Einstein che si era rifugiato in America, ha segnato tutta la lunga esistenza di Lorenza Mazzetti.
I libri di Lorenza Mazzetti
Il manoscritto del romanzo autobiografico “Il cielo cade” venne rifiutato da più editori, fino a trovare l’interessamento di Cesare Zavattini che lo presentò ad Attilio Bertolucci, al quale seguì la pubblicazione per Garzanti e la vittoria al Premio Viareggio Opera Prima nel 1961. Temendo che il romanzo potesse offendere la memoria degli zii Einstein, Lorenza Mazzetti cambiò tutti i nomi dei personaggi. Federico Fellini paragonò il romanzo a “Il giornalino di Gian Burrasca”, mentre Henri Michaux lo definì: “un piccolo libro feroce”. Scaduti i diritti di Garzanti, “Il cielo cade” venne ripubblicato da Elvira Sellerio. In vista di questa nuova edizione, Lorenza Mazzetti rivelò all’editrice che il libro non era un romanzo ma la sua biografia. Elvira Sellerio chiese all’autrice di dedicare il libro alla famiglia Einstein e di poter inserire una foto della zia Nina e dello zio Robert. Il romanzo, ancora oggi pubblicato dalla casa editrice palermitana, è diventato un classico della letteratura italiana contemporanea e, con lo stesso titolo, nel 2000 è stato un film dei fratelli Andrea e Antonio Frazzi, sceneggiato da Suso Cecchi D’Amico, con protagonista Isabella Rossellini, vincitore del “Giffoni Film Festival” del 2000 come miglior film.
Nel 1963 Mazzetti pubblicò sempre con Garzanti “Con rabbia” (nuova edizione, La nave di Teseo 2016) considerato il seguito ideale de “Il cielo cade”. Il tema della memoria e del ricordo è presente nei romanzi “Uccidi il padre e la madre” (ripubblicato da La nave di Teseo con il titolo “Mi può prestare la sua pistola per favore?”), “Diario Londinese” e “Album di famiglia”.
Lorenza Mazzetti: dalla scrittura al cinema
Dopo la maturità classica Lorenza Mazzetti si trasferì a Londra, lavorando come cameriera in un locale di Charing Cross e contemporaneamente studiò alla Slade School of Fine Art.
Tra il 1952 e il 1953, rubando alla scuola l’attrezzatura e la pellicola, Mazzetti realizzò clandestinamente il suo primo film “K”, tratto dalle “Metamorfosi” di Franz Kafka, interpretato dal pittore Michael Andrews.
Lorenza Mazzetti nel 1956 è stata una delle fondatrici del Free Cinema Movement insieme a Tony Richardson, Lindsay Anderson e Carel Reitz. Il suo film “Together” (1956), con Michael Andrews, Eduardo Paolozzi, è entrato nel palmarès del Festival di Cannes come miglior film d’avanguardia.
“Credo in effetti che la mia vita sia proprio fiabesca. Secondo Vladimir Propp le fiabe cominciano necessariamente con un disastro, una tragedia. Poi arriva un aiutante magico che mette l’eroe nelle condizioni di superare il trauma. Ed effettivamente io prima ho avuto un trauma, vale a dire il brutale assassinio a cui ho assistito, della famiglia Einstein. La fiaba inizierà poi a Londra, quando il direttore della Slade School of Fine Art mi permise di iscrivermi all’università, nonostante non avessi il denaro per la retta: una fiaba che mi sento di aver contribuito ad alimentare, con comportamento inspiegabile per me oggi, indirizzando in un certo modo la mia vita”
aveva dichiarato Lorenza Mazzetti in una vecchia intervista, personalità poliedrica e dal pensiero sempre libero, che a Roma aveva diretto il Puppet Theatre.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: È morta Lorenza Mazzetti, autrice de "Il cielo cade"
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