Una morte alle prime luci dell’alba per Emanuele Pacifici, padre del presidente della Comunità ebraica di Roma, nato il 15 giugno del 1931. Scampato alla Shoah e rimasto orfano a causa della deportazione e uccisione dei genitori, ha speso tutta la sua vita nel ricordo degli ebrei sotto il nazismo, sempre pronto a denunciare l’antisemitismo anche dei nostri giorni.
Ai lettori di Sololibri segnaliamo la sua bellissima autobiografia Non ti voltare. Autobiografia di un ebreo, edizioni Giuntina. Elio Toaff scrisse per queste pagine una prefazione:
"Emanuele Pacifici nella sua autobiografia presenta al pubblico la storia di un ebreo che, nato nel 1931, dovette affrontare, appena adolescente, il periodo tristissimo delle leggi razziali e della persecuzione antisemita. È un libro senza pretese, che racconta con semplicità, con sincerità e con emozione episodi lieti e tristi della vita dell’autore. Senza dubbio il quadro che ne risulta è quello di una vita ricca di drammaticità sofferta ed accettata con spirito sereno, senza mai perdere la fiducia nel prossimo e nell’avvenire."
Doveroso leggere il libro e ricordarci che la malaerba dell’antisemitismo gira incessantemente per L’Europa.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Addio a Emanuele Pacifici, memoria storica dell’ebraismo
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