Nata libera
- Autore: Joy Adamson
- Genere: Storie vere
Un mattino del 1956, George Adamson, capo guardiacaccia di una vasta riserva del Kenya, sparò a una leonessa sbucata all’improvviso da dietro una roccia.
Non fu una bella sorpresa per lui scoprire di aver appena ucciso una madre con le mammelle piene di latte, pronta solo a sfamare i suoi tre cuccioli. Consapevole dell’amaro destino al quale i leoncini sarebbero andati incontro se nessuno si fosse preso cura di loro, Adamson prese una decisione inattesa: prenderli con sé e portarli al sicuro.
A Joy, moglie di George, non occorse molto tempo per innamorarsi delle tre creature, in particolare di quella più piccola e impaurita che chiamò Elsa.
Per cinque mesi, le tre leoncine crebbero sane e forti sotto le costanti e premurose cure di Joy e George ma entrambi sapevano di non poterle tenere per sempre e, a malincuore, dovettero giungere all’unica soluzione plausibile. Le due sorelle più grandi e forti vennero condotte allo zoo di Rotterdam, nonostante la sofferenza e l’inquietudine che Joy aveva sempre mostrato verso quel tipo di ambiente. Ma per Elsa, la più piccola e timida della cucciolata, il destino aveva in serbo qualcosa di speciale. Per anni restò coi coniugi Adamson e, benché vivesse a stretto contatto con loro, ben presto si accorse di vivere in un mondo pieno di altre creature cui dare la caccia o istigare con divertenti giochi di inseguimento.
Per Joy e George, la sola idea di dover privare anche Elsa di quel mondo meraviglioso e della libertà che le apparteneva di diritto sin dalla nascita come a qualsiasi altra creatura vivente, era troppa da tollerare. Per questo, decisero di compiere un’impresa quasi “impossibile”: restituire la libertà a Elsa, insegnandole a cacciare e a sopravvivere da sola, senza più sorveglianza e costante aiuto da parte loro.
Reintrodurre un animale nato in cattività nel suo habitat naturale è come condurre quell’animale al patibolo, ma i coniugi Adamson erano decisi a tentare, consci delle loro possibilità di riuscita.
Furono proprio la determinazione, la volontà e i sacrifici che permisero loro di raggiungere un obiettivo che mai prima di allora era stato raggiunto. Elsa acquistò l’indipendenza dopo anni di preparazione, sofferenza e impegno, e divenne libera come gli animali della savana di cui ella stessa era parte integrante.
Nel romanzo “Nata Libera” viene narrata la vita di Elsa, descritta in prima persona da Joy Adamson, naturalista e appassionata pittrice, che dedicò la propria vita a proteggere, accudire e salvaguardare animali selvaggi dell’Africa Orientale, dove ella stessa viveva accanto al marito George.
Elsa è stata, forse, la creatura alla quale Joy si è legata maggiormente e per la cui libertà ha lottato fino allo stremo delle forze. Dal libro, best-seller internazionale scritto nel 1960, è stato tratto anche un film e la storia di Elsa ha commosso e impressionato milioni di persone di tutto il mondo.
Joy e George Adamson hanno dedicato la loro vita a proteggere il mondo naturale e in particolare animali selvaggi e temuti quanto i leoni, dimostrando che, benché possano talvolta essere pericolosi come tutti i felini, vanno rispettati e protetti al pari degli altri, perché è chiaro, ormai, che l’unico, vero animale pericoloso sul nostro pianeta è l’uomo.
Nata libera. La straordinaria avventura della leonessa Elsa
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Chi non ha mai visto il film omonimo almeno una volta?
Una storia entrata nell’immaginario collettivo che merita di essere letta ed approfondita, dove la linea che divide il mito e la realtà si fa sempre più sottile.
La figura degli Adamson si staglia nell’orizzonte africano assieme a quella della leonessa Elsa, e le vicessitudini storiche fanno da sfondo a questa bellissima storia.
Una storia davvero incredibile. Chi non hai mai sentito anche solo nominare Elsa? Credo che nell’immaginario di tutti esista almeno un leone che porta questo nome, per un motivo o per l’altro, e questo libro ci spiega il come e il perchè. Mi permetto di citare, molto simile, anche la storia del leone Cristian.
In ogni caso, grazie Margherita per averci fatto conoscere questa storia!!