Nel profumo dei gigli
- Autore: Vita Iaia
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2015
“Nel profumo dei gigli” (Lupo Editore, 2015) è il romanzo d’esordio della giovane scrittrice Vita Iaia, una storia densa di mistero tra i profumi e gli odori sensuali della sua terra, il Salento. La protagonista Penelope, una donna alla soglia dei suoi sessant’anni, stravagante ed anticonformista, decide di tornare nel paese di origine del padre. Un lungo viaggio in autostrada con la musica ad alto volume e la sua piccola auto carica di bagagli: sarà un percorso non solo fisico, ma interiore, che vorrà affrontare da sola, lontano dagli affetti della famiglia e degli amici. Un viaggio necessario alla ricerca delle sue origini, un’odissea tutta al femminile, che richiama alla mente quella omerica, e che la condurrà tra strade, piazze, borghi di una terra piena di luce e bellezza. Ovunque, in qualsiasi posto che possa svelarle quella parte nascosta di se stessa. “Nel profumo dei gigli” è un romanzo strutturato in modo impeccabile, scritto con una sapiente ricerca della parola e con un controcanto di partiture raffinate che evidenziano gli studi linguistici della nostra giovane e brava autrice.
“Da qualche parte nella sua anima esisteva un patto con il passato che l’aveva spinta a tornare proprio in quel paese da cui suo padre era partito anni prima, stringendola tra le braccia mentre il finestrino della corriera si appannava, mentre gli ulivi cominciavano a diradarsi e le cicale si perdevano lontano”
Il paese e le piccole vie disposte all’interno erano un incanto, brillavano della luce della pietra nel pomeriggio torrido, quando Penelope arrivò. Piccole case che parevano fatte di pasta, mandorle e pane profumato. La casa chiusa da anni sembrava custodire antiche voci e presenze del passato. Penelope raccolse i suoi riccioli rossi e accarezzò le pareti della vecchia casa cercando di udire
“un sussurro del passato in esse custodito”
Ma qual è la sua storia e cosa cerca? Penelope è figlia di Manfredi, pittore pugliese conosciuto come“ il pittore degli ulivi” per gli splendidi paesaggi ritratti. Vuole ritrovare un quadro che ritrae una giovane e bellissima donna, per leggerne “l’amore che nasconde in sé”, e dal quale la sua vita ebbe inizio. In un giorno che non ha più dimenticato scoprì tutta la verità su se stessa e sui suoi occhi verdi, grandi e languidi, creduti identici a quelli di Giulia, sua madre. Una ferita che dopo gli anni trascorsi andava rimarginata, e la soluzione era tentare di trovare nella sua terra tutta la verità. Doveva ritrovare e guardare quel dipinto. La vita non le aveva risparmiato dolori, aveva sfidato e sconfitto la morte, sul suo corpo le cicatrici erano ancora vive e rosse. Chi avrebbe potuto aiutarla in quella ricerca difficile se non qualche vecchio amico del padre, professore d’accademia; o andando a rovistare nei mercatini antiquari, o ancora chiedere informazioni ai collezionisti delle città vicine. La produzione artistica del padre era andata perduta, ma forse quel ritratto di donna poteva ancora essere da qualche parte.
“Prima di chiudere la sua vita in una valigia e seguire la folle avventura della ricerca di quella tela, era stata consapevole che esisteva una flebile possibilità di ritrovarla”
Nella sua desiderosa ricerca, la storia di Penelope saprà intrecciarsi con la vita di altre donne: Mafalda, che vive nel silenzio della sua casa, chiusa alla vita, tra i ricordi che la consumano e Giulia, la donna generosa ed incantevole amata come madre.
“Nel profumo dei gigli” è una storia delicata, tutta al femminile, un percorso lacerante e doloroso alla ricerca della propria identità.
Nel profumo dei gigli
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