Nella tana
- Autore: Gabrielle Filteau-Chiba
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Edizioni Lindau
- Anno di pubblicazione: 2019
In questo periodo di distanziamento sociale obbligatorio è strano pensare che qualcuno abbia scelto volutamente di isolarsi dal mondo. Eppure Anouk, la protagonista di questo piacevole romanzo autobiografico, affronta la più totale solitudine scegliendo come rifugio una capanna nel mezzo di un bosco.
Nasce così Nella tana (Lindau, 2019, trad. F. Zaniboni), un diario appassionato e primo romanzo d’esordio dell’autrice canadese Gabrielle Filteau-Chiba. Fa da cornice l’incantevole e incontaminato corso del fiume Kamouraska nel Québec, a circa 400 chilometri da Montréal, presso il quale Anouk (alias Gabrielle) si rifugia, lasciando un impiego sicuro per scommettere esclusivamente su se stessa.
“Me la sono svignata. Saint-Bruno-de-Kamouraska non è proprio dietro l’angolo, ma mi lascio alle spalle la malinconia della metropoli e degli automi in sofferenza. Ogni chilometro che mi allontana da Montréal è un passo in più nel pellegrinaggio verso l’unica cattedrale che mi ispiri la fede, una foresta profonda che accoglie tutte le mie confessioni.”
L’avventura di Anouk si rivela senza dubbio difficoltosa, in quanto la protagonista si ritrova subito alle prese con la neve incessante, l’acqua ghiacciata, i coyote affamati e la stufa che si raffredda inesorabilmente ogni notte, impedendole di addormentarsi e permettendole così di scrivere.
Divertenti le liste che la scrittrice semina casualmente tra le pagine (e lo sono ancora di più in lingua originale):
"Lista n. 114
Frasi per non sprofondare nella follia quando si ha freddo:
- Non esiste tempo cattivo, solo cattivo equipaggiamento
- Pronto, qui è la Siberia
- I prigionieri dei gulag hanno visto di peggio
- La marmellata è abbastanza zuccherata: non gela
- Ci sono turisti che pagano una fortuna per passare una notte all’Hotel del Ghiaccio"
Tuttavia, avviene una trasformazione, quasi in sordina, che il lettore coglie appieno solo nelle ultime pagine del romanzo: la paura dell’ignoto e del buio lasciano il posto all’ammirazione per la neve in tutte le sue trasformazioni, allo stupore per un’alba, più in generale al rispetto per la natura:
La citazione di Henry David Thoreau all’interno del romanzo è quasi d’obbligo.
Nella tana è un esordio letterario davvero molto promettente, considerando tra l’altro che Gabrielle Filteau-Chiba avrebbe dovuto presenziare al salone del Libro di Torino 2020 (edizione rinviata a causa dell’emergenza sanitaria).
Nella tana
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