Uno dei libri più censurati in tutto il mondo negli ultimi anni è "Niente", di Janne Teller, pubblicato da noi solamente nel 2012, ma la cui stesura originale risale al 2000.
Anche qui risulta valida l’equazione Censura = Successo, ma il successo è stato sporcato da polemiche e critiche al romanzo e da censure e boicottaggi in Norvegia, Germania, Francia, Belgio e Spagna.
Come mai? Perché Janne Teller descrive in maniera lucida ma mai esagerata la crudeltà dell’adolescenza, ci parla (velatamente) del nichilismo, ci racconta del vero valore che hanno le cose materiali e perché fa un utilizzo dei protagonisti del libro (tutti minorenni) da leggere in chiave adulta, provocatorio e, psicologicamente, estremo. Il forte pessimismo contenuto, inoltre, venne accusato di indurre i giovani al suicidio (va considerato che il tasso di suicidio nei Paesi nordici è estremamente elevato).
Dopo che il caso si è sgonfiato e "Niente" ha trovato luce in più parti del mondo, anche in Italia il romanzo della Teller ha finalmente ottenuto una meritata pubblicazione, grazie a Feltrinelli.
Una storia a lieto fine, ma lunga 12 anni. Un elemento in più su cui riflettere.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: “Niente” di Janne Teller: storia di un libro censurato
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