Non so se don Lorenzo
- Autore: Adele Corradi
- Genere: Storie vere
- Casa editrice: Feltrinelli
- Anno di pubblicazione: 2012
Esistono individualità intramontabili della Chiesa di cui si parlerà sempre. Una di queste è Don Lorenzo Milani, nato a Firenze nel 1923, parroco di Barbiana, un minuscolo paesino sperduto nel Mugello, dalla metà degli anni Cinquanta.
Don Lorenzo fu un prete assai impegnato nel sociale, voce critica - e scomoda- verso le gerarchie ecclesiastiche talvolta poco attente alle esigenze dei più deboli. Innovativa fu la sua attività di maestro: con lui, infatti, sorse la prima forma di scuola a tempo pieno aperta ai figli di operai e contadini. La scuola di Barbiana costituì un vero e proprio laboratorio in cui si svolgeva una didattica inconsueta, rivoluzionaria per quegli anni, come l’introduzione della scrittura collettiva o la lettura e il commento dei giornali in classe. Don Lorenzo intendeva la scuola soprattutto come palestra di vita, volta a trasformare i ragazzi in uomini del domani consapevoli dei propri diritti e doveri di cittadini.
Adele Corradi, ex insegnante delle medie, ha vissuto l’esperienza di quella scuola negli ultimi anni della vita del priore, morto nel 1967.
Dopo un’iniziale curiosità per quei metodi didattici, la professoressa ne rimase ben presto colpita dalla validità, a tal punto da decidere di diventare attiva collaboratrice della piccola parrocchia.
Nel libro pubblicato da Feltrinelli nel 2012 "Non so se Don Lorenzo", Adele Corradi racconta proprio di quel periodo – breve ma intenso - condiviso con lui a Barbiana, ripescando nella memoria, qua e là, senza seguire un ordine cronologico, i momenti più significativi di quella stimolante – e difficile – esperienza. Tra le tante pubblicazioni al riguardo, l’autrice presenta in chiave amichevole, privata, familiare, quasi intima il profilo di don Lorenzo, sia come uomo sia come prete, con il suo carisma e l’instancabile impegno per i suoi ragazzi, non nascondendone tuttavia quegli aspetti spigolosi e irritanti del carattere. Si comprende allora il perché, a distanza di quasi mezzo secolo dalla scomparsa, se ne parli e se ne scriva ancora tanto.
Spirito polemico tipico dei fiorentini, diretto, brusco, estraneo a ogni forma di ipocrisia, don Lorenzo Milani fu fino all’ultimo un pastore assai operativo, più di azione sul campo che di prediche. Per questo suo modo di intendere e praticare l’insegnamento del Vangelo, rientra senz’altro nella categoria dei cosiddetti preti scomodi: fu infatti un non allineato alle direttive della Curia di Firenze di quegli anni - qualcuno lo definì comunista-, e da qui la scelta di assegnarlo a una comunità fuori dal mondo.
“Vede, Adele, se io vado in Curia mi fa aspettare un bel po’ in anticamera e poi mi parla da dietro una scrivania. Non può capire niente. Se viene qui vede i ragazzi, vede come viviamo, cosa facciamo. Può capire chi siamo. In questi giorni ho risposto in questo modo anche alla televisione tedesca che mi invitava a parlare di questa scuola. Bisogna venire qui se si vuol capire”. (pag. 97)
Il libro, ben lontano dall’essere una biografia e ancor meno agiografico, ha un’impostazione originale tale da poter essere aperto a qualsiasi pagina, come un album di foto in bianco e nero che custodisce ricordi, aneddoti, considerazioni, sentimenti, amore, sofferenze, speranze e tanta nostalgia per quel periodo vissuto accanto a un grande protagonista del Novecento.
Non so se don Lorenzo
Amazon.it: 8,55 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Non so se don Lorenzo
Lascia il tuo commento