Metropolitan Museum of Art, a Manhattan, New York
Da sempre il libro ispira letterati e intellettuali, come artisti e artigiani. Tantissimi sono gli oggetti di uso comune che attraverso i secoli sono stati delineati prendendo a prestito la forma di un volume, per la gioia degli appassionati.
La collezione più ampia è custodita al Metropolitan Museum of art di New York negli Stati Uniti. Oltre 1000 esemplari acquisiti da Lynn Geringer Heckman, che iniziò la singolare raccolta con il marito Bruce nel 1989 donandola poi alla Thomas J. Watson Library. E se una mostra inaugurata nei mesi estivi ha permesso ai visitatori di vederne una selezione dal vivo, è comunque possibile ammirarli nella vetrina virtuale sul sito del museo. Si intitola Emulating Books (Copiando i libri, letteralmente) ed è un vero e proprio tesoro per appassionati o semplici curiosi.
“Emulating Books”: una collezione incredibilmente variegata
Nella collezione c’è un po’ di tutto, a testimoniare la varietà di interessi dei proprietari. Unica regola: per farne parte, gli oggetti devono essere rigorosamente a forma di libro.
Ci sono materiali diversi: legno, metallo, pietre, marmo e pelle. Preziosi o di valore meramente affettivo, utili o solo simbolici, sono pegni d’amore, doni per amici e persone care o semplici divertimenti. Anche le età variano, con esemplari datati tra il 1700 e il 1900, in una galleria di gusti e stili differenti, che comprendono creazioni raffinatissime e altre dal carattere più artigianale, segnando i cambiamenti della società e del mercato.
Dal carillon alla finta Bibbia: oggetti pregni del significato di un libro
L’esemplare più strano: un carillon in metallo con tanto di automa in forma di uccellino, che fuoriesce cantando dalla copertina. O le lampade portatili per signora. I più tradizionali: il domino in legno e osso o le scatole da gioco. E poi i porta oggetti o i contenitori per il thè. Ma c’è anche un anello con la riproduzione di un volume al posto della pietra preziosa, o una copia della Bibbia in legno, in tutto e per tutto simile al vero e destinata a dare sollievo e conforto al suo possessore anche se impossibile da aprire e da sfogliare.
E poi il finto libro in mogano intagliato da una delle tavole provenienti dal relitto della nave Eurydice dopo il naufragio che, a fine Ottocento, costò la vita a trecento persone: riporta sulla copertina la riproduzione del vascello e sul retro un’ancora intagliata come a eternare l’evento e ricordare le vittime.
Come spiegano i curatori della collezione sul sito internet del Met:
un oggetto realizzato in forma di libro traduce il significato del testo che riproduce, e si carica dei valori emozionali, materiali e spirituali connessi con il suo originale e contenuti tra le pagine. Queste creazioni possono esprimere sentimenti di amore o consapevolezza, umorismo o fede, e spesso la semplice esperienza di tenerli tra le mani può confortare il proprietario.
A patto, ovviamente, che si tratti di un appassionato bibliofilo!
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Oggetti a forma di libro: una mostra al Metropolitan Museum of Art di New York
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