I percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro, già introdotti nella legge 53/2003 e dal decreto legislativo 77/2005, sono stati definitivamente inseriti nel secondo ciclo d’istruzione con la legge 107/2015. Con la legge di Bilancio 2019 l’Alternanza Scuola Lavoro è stata rinominata in “Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO)” e riconfermata per l’ultimo triennio delle scuole secondarie.
Gli effetti positivi del PCTO
I percorsi svolti nel mondo del lavoro hanno consentito, nei primi anni di attivazione, di amplificare l’offerta formativa e irrobustire le strategie educative, promuovendo esperienze utili al futuro delle giovani generazioni fuori dalle aule scolastiche. Questi progetti hanno consentito agli studenti di iniziare a costruire il proprio curriculum con esperienze di lavoro concrete, che, mettendo alla prova le loro abilità e competenze, hanno reso possibile il potenziamento del loro capitale umano, sviluppando competenze imprenditoriali e riconoscendo il valore del denaro; hanno imparato, simulando veri e propri compiti di realtà, a gestire i flussi finanziari in relazione ai mercati. Hanno appreso metodologie di lavoro per creare progetti d’impresa e hanno sviluppato molte competenze trasversali, le cosiddette “soft skills”, molto apprezzate nei contesti lavorativi.
Promuovere l’educazione finanziaria
Tra i percorsi di alternanza, particolarmente interessanti sono stati quelli svolti con la finalità di promuovere l’educazione finanziaria nelle scuole e in tal senso molte sono state le proposte da parte di Consob, Banca d’Italia, FEduF (Fondazione per l’Educazione Finanziaria), UbiBanca, ecc.
La Banca d’Italia ha ospitato, fino a prima della pandemia, nelle sedi delle varie province, oltre 5.000 studenti, affrontando tematiche finanziarie e argomenti collegati, come la politica monetaria, la vigilanza sugli intermediari, la supervisione su sistemi di pagamento. Gli studenti sono stati impegnati in attività di simulazione e a rendicontare l’esperienza con la realizzazione di prodotti multimediali.
Il PCTO online
L’impossibilità di svolgere attività in presenza ha reso necessario convertire i percorsi in attività online, mantenendo i caposaldi dei progetti originari.
Gli studenti hanno potuto affrontare questioni in simulazione di veri e propri casi di realtà per comprendere meglio i meccanismi della cultura finanziaria, delle carte di pagamento e della moneta elettronica, i temi della sicurezza informatica e sui servizi, misure e incentivi dei nuovi prodotti finanziari. La traduzione del progetto in attività a distanza e con il personale delle banche in smart working ha reso necessario che gli studenti lavorassero nelle sale virtuali, come membri di un gruppo di lavoro, guidati a distanza dai tutor aziendali e scolastici.
I ragazzi hanno attivato, in simulazione, progetti imprenditoriali, trasformando idee in business plan, acquisendo strumenti culturali e metodologi. Gli studenti hanno compreso i processi economico-finanziari, rapportandoli allo sviluppo economico e sociale, relazionando l’economia ai processi produttivi e dei servizi, rapportando tutto ai propri contesti territoriali, ma in un’ottica globale e plurale. Gli strumenti di economia e finanza sono stati, quindi, utili, a orientare i ragazzi al mondo del lavoro e a riconoscere le potenzialità e i limiti del proprio territorio.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: PCTO: l’educazione finanziaria nelle scuole (anche a distanza)
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