Pane, film e fantasia
- Autore: Laura Delli Colli
- Genere: Libri di cucina
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2015
È disponibile in libreria il libro “Pane, film e fantasia” (Rai Eri/Istituto Luce 2015), nel quale la giornalista e scrittrice Laura Delli Colli, dal 2003 Presidente del Sindacato Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI), illustra dal dopoguerra fino ad oggi il rapporto tra gli italiani e la tavola, attraverso il cinema.
L’interessante e curioso volume, diviso in quattro sezioni (primi, secondi, sfizi e dolci), abbina ciascuna ricetta a ogni film. Immaginiamo di preparare un pranzo per degli ospiti amanti del grande schermo e dal palato fine scegliendo tra le varie ricette proposte. Cominciamo dal primo piatto tutto da gustare: la minestra di pasta e ceci che i “Soliti ignoti” mangiano nella scena finale per consolarsi dal mancato furto nell’omonimo film di Mario Monicelli del 1958. I simpatici e scanzonati ladri, Marcello Mastroianni, Vittorio Gassman, Renato Salvatori, Totò, Tiberio Murgia e il sempre affamato Carlo Pisacane (“Capannelle”) celebrano la pietanza leccandosi i baffi intorno a un tavolino. Il grande Mastroianni s’impuntò affinché nella scena finale ci fosse il suo piatto più gradito al posto dei fagioli previsti nella sceneggiatura.
Nel film “Bellissima” (1951) di Luchino Visconti, una magnifica e intensa Anna Magnani accorre a Cinecittà per far partecipare la sua bambina Maria, timida e schiva, a un provino cinematografico cercando in questo modo di riscattare la sua mancata carriera di artista alla quale aveva aspirato da giovane. Come secondo piatto una tipica ricetta saporita romanesca: Abbacchio a scottadito. Presente accanto alla ricetta la coinvolgente fotografia della Magnani dallo sguardo fiero e indomito che colpisce il lettore.
Come dessert, al termine del pasto cinematografico il film di Carlo Verdone “Acqua e sapone” (1985), suggerisce soffici e cremosi Bignè alla crema da farcire a volontà e a piacimento. L’imbranato Rolando, interpretato dallo strepitoso Carlo che veste i panni di Padre Spinetti, riuscirà a conquistare la giovanissima ragazza “acqua e sapone” Sandy?
Concludiamo il nostro viaggio, ammesso che sia rimasto posto nello stomaco, per preparare i biscotti proposti dal cerebrale Nanni Moretti nel film “Aprile (1998), in cui il regista romano racconta il suo smarrimento e sconcerto in seguito alla vittoria del partito politico a lui avverso. Biscotti assolutamente da sgranocchiare durante la lettura del piacevole testo.
La giornalista, esperta della Settima Arte e appassionata di cucina, ha recentemente dichiarato in un’intervista che l’idea di scrivere il volume le è nata spontanea avendo sin da piccola respirato l’odore di cinema.
“Mio padre Franco era stato a lungo operatore alla macchina di suo cugino Tonino, ed era anche lui diventato direttore della fotografia. La cucina è sempre stata una curiosità, in una casa dove si rispettavano consuetudini e tradizione”.
Il sottotitolo del volume “Il gusto del cinema italiano” si riferisce alle precedenti pubblicazioni dell’autrice diventate nel corso degli anni un piccolo fenomeno editoriale e che hanno lanciato la moda letteraria della cucina ispirata al cinema. Un libro, corredato da bellissime fotografie concernenti i film presi in esame, dedicato ai cinefili e ai buongustai dove è possibile ripercorrere le pellicole che hanno fatto la storia del cinema italiano e dato lustro al nostro Paese. Infatti, il mondo di celluloide, mai come in Italia ha saputo rappresentare come sia cambiata la nostra società rispetto al rapporto tra gli italiani e il desco quotidiano.
“Che te magni? Pane. E che ci metti dentro? Fantasia, marescia’... (dal film “Pane, amore e fantasia” 1953, regia di Luigi Comencini).
Pane, film e fantasia. Il gusto del cinema italiano. Ediz. illustrata
Amazon.it: 19,00 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Pane, film e fantasia
Lascia il tuo commento