Pasqua: perché la data cambia ogni anno?

Che Natale caschi il 25 dicembre e Pasqua invece abbia una data variabile ogni anno è cosa che si impara fin da piccini, con iniziale confusione e sconcerto. Siamo abituati a ricorrenze con data fissa, che si tratti di compleanni, feste religiose o nazionali: com’è possibile che lei cambi ogni anno?

Anche una volta cresciuti, la risposta alla domanda non è certo scontata. Ci siamo rassegnati al fatto che vari, ma sappiamo perché varia?
Ecco perché la data di Pasqua cambia ogni anno.

Pasqua: perché cambia ogni anno?

Pasqua è una festività mobile: la sua data cambia ogni anno. Non è sempre stato così. La necessità di celebrare la Pasqua cristiana con un calcolo diverso da quello della Pasqua ebraica si affaccia nel mondo cristiano quando la religione inizia a discostarsi a tutti gli effetti da quella giudaica e ad accogliere al suo interno sempre più persone non di religione ebraica. Non solo: stabilire una norma diventa essenziale perché tutti i cristiani possano celebrare la pasqua effettivamente nello stesso giorno.

Per dare una risposta alla nostra domanda, serve dunque capire come funziona la Pasqua ebraica.
Per gli ebrei, la Pasqua si celebra il quattordicesimo giorno di Nisan, il mese del plenilunio tra marzo e aprile. Qualsiasi giorno della settimana cada, il 14 è il giorno prefissato per il festeggiamento.
La Pasqua cristiana, invece, cade in prossimità di quella ebraica, ma se ne discosta, sia perché il giorno scelto per i festeggiamenti è la domenica (giorno proibito per la Passqua ebraica), sia perché è legata al calcolo del plenilunio, per cui viene usato un calendario ecclesiastico e non il calendario ebraico.

È con il Concilio di Nicea (325 d.C.) che si giunge a una codificazione precisa della norma e si pone fine alla cosiddetta questione quartodecimana (da quartodecimani, cioè quattordicesimi): Pasqua cade ogni anno la domenica successiva alla prima luna piena di primavera. Per questo motivo, è sempre compresa tra il 22 marzo e il 25 aprile.